I satelliti incastrano la Cina: gli ospedali di Whuan affollati da agosto

9 Giu 2020 12:56 - di Laura Ferrari

I satelliti incastrano la Cina sulla data effettiva di diffusione del coronavirus. Stavolta non è Trump a dirlo, ma uno studio dell’università di Harvard. Gli scienziati americani hanno preso in esame le immagini satellitari dei parcheggi dei principali centri ospedalieri di Wuhan, nel periodo tra gennaio 2018 e aprile 2020.

La scoperta è sorprendente. C’è stato, infatti, un aumento anomalo del numero di veicoli fermi davanti ai principali ospedali di Wuhan sin da agosto 2019. La deduzione è inevitabile: il coronavirus si è propagato in città parcchi mesi prima di quanto non sia stato riconosciuto dalle autorità di Pechino. Lo studio porta la fima degli esperti di Harvard Medical School, Boston University of Public Health e Boston Children’s Hospital.

Non solo i satelliti, anche le tracce web

Secondo il dossier, che è ancora in fase di revisione, le immagini dei parcheggi hanno mostrato un “forte aumento” a partire da agosto 2019 e con un picco a dicembre 2019. Tra settembre e ottobre, cinque dei sei ospedali analizzati hanno visto il loro più alto volume giornaliero di automobili. Quanto alle ricerche sul web, l’utilizzo delle parole “diarrea” e “tosse” è aumentato notevolmente circa 3 settimane prima del picco nei casi confermati di Covid-19 alla fine del 2019.

Sebbene non si possa confermare che l’aumento del traffico dei veicoli fosse direttamente correlato al nuovo virus, l’evidenza “supporta altri lavori recenti”. Studi che “dimostrano che l’emergenza è avvenuta prima dell’identificazione (del coronavirus) nel mercato del pesce di Huanan”, alla fine di dicembre, quando i funzionari cinesi avevano riferito di un cluster al mercato nel centro di Wuhan.

La pandemia è partita prima, ma le autorità cinesi hanno negato

“Questi risultati confermano anche l’ipotesi che il virus sia emerso naturalmente nella Cina meridionale e che potenzialmente fosse già in circolazione al momento del cluster di Wuhan”, afferma il rapporto. “Stava succedendo qualcosa in ottobre”, ha detto alla Abc News John S Brownstein dell’ospedale pediatrico di Boston. “Chiaramente, qualcosa stava accadendo. Molto prima che Pechino lo comunicasse ufficialmente”.

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