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Durante la fase più critica dell’emergenza #coronavirus l’Italia ha potuto contare anche su team e attrezzature sanitarie attivati dal Meccanismo europeo di #protezionecivile. Il Meccanismo è una rete di strutture di assistenza e soccorso di cui fa parte anche l’Italia #EuropeDay
Durante la fase più critica dell’emergenza #coronavirus l’Italia ha potuto contare anche su team e attrezzature sanitarie attivati dal Meccanismo europeo di #protezionecivile. Il Meccanismo è una rete di strutture di assistenza e soccorso di cui fa parte anche l’Italia #EuropeDay

Il Covid era a Torino già il 18 dicembre: il virus presente nei campioni di acqua di scarico

Cronaca - di Riccardo Angelini - 18 Giugno 2020 - AGGIORNATO 19 Giugno 2020 alle 11:27

Ci sono le prove che il virus circolava in Italia già prima di Natale: l’Rna del  Covid, tuttora in circolazione, è stato riscontrato con precisione  in 15/40 campioni raccolti da dicembre 2019 a febbraio 2020 in diverse città italiane. In  particolare a Torino già il 18 dicembre nei campioni di acqua c’erano tracce del Covid. Più precisamente:  acque di scarico nell’area metropolitana torinese.

Si attende la conferma dell’Istituto superiore di sanità

“La notizia – scrive La Stampa – oggetto di un prossimo e dettagliato comunicato da parte dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e di Smat, la Società Metropolitana Acque di Torino, rientra a pieno titolo nel perimetro della ricerca. L’Istituto, infatti, sta sviluppando una rete che può contare anche sul fondamentale apporto dei gestori idrici: i quali  possono contribuire allo sviluppo di una capillare e tempestiva sorveglianza”.

In Cina il Covid circolava da ottobre

Se in Italia a dicembre il coronavirus era già tra noi la notizia è da mettere in relazione sia con gli allarmi tardivi dell’Oms sia con quanto ha riportato di recente il Guardian. E cioè che dalle immagini satellitari che mostrano un’impennata del numero dei veicoli fuori dai principali ospedali di Wuhan si evincerebbe che il Covid potrebbe essere stato presente ed essersi diffuso in città mesi prima che le autorità riconoscessero la malattia. Quello riportato dal Guardian è uno studio dalla Harvard Medical School, Boston University of Publich Health e Boston Children’s Hospital, dopo l’analisi delle immagini satellitari dei parcheggi dei principali ospedali di Wuhan tra gennaio 2018 e aprile 2020, e le tendenze nelle ricerche su Internet.

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di Riccardo Angelini - 18 Giugno 2020