La Raggi ossessionata da CasaPound: denuncia Luca Marsella per la contestazione di Ostia
«Ho ricevuto la denuncia del sindaco Raggi per la contestazione che ha subito ad Ostia da parte dei commercianti». Lo fa sapere Luca Marsella, consigliere di CasaPound nel X Municipio di Roma. Il sindaco di Roma ha denunciato il consigliere per le contestazioni avvenute il 18 maggio scorso a Ostia. Virginia Raggi aveva scelto Ostia per la prima uscita pubblica della Fase 2. Ma ad accoglierla, oltre alla corte pentastellata locale, aveva trovato un gruppo di commercianti infuriati, a rappresentare i quali c’era anche Luca Marsella. Era stato lui a dare voce alla rabbia dei piccoli imprenditori del litorale, intercettando il sindaco che, altrimenti, li avrebbe aggirati. Raggi, infatti, aveva previsto di fare visita ad alcuni cantieri aperti nel Municipio. Poco lontano i commercianti stavano manifestando per l’abbandono subito di fronte all’emergenza coronavirus. Saputo dell’arrivo della prima cittadina, una delegazione si era quindi spostata ad attenderla, portandole incontro la protesta.
CasaPound, Marsella: le accuse della Raggi
«Finalmente, anche se in tribunale, potrò confrontarmi col sindaco, che in questi anni non ha mai risposto a nessuna mia domanda», ha detto il consigliere di CasaPound. «La Raggi – ha sottolineato – mi accusa addirittura di violenza privata, perché le avrei impedito di scendere dalla macchina. Quando in realtà la mia richiesta era soltanto quella di recarsi ad una manifestazione dei commercianti e di evitare la solita passerella politica. Mi auguro che in aula di tribunale, il sindaco mi risponda anche sul motivo per cui continua a pagare le utenze a centinaia di immigrati che occupano abusivamente un’ex colonia ad Ostia. Motivo per il quale ho denunciato in procura io il primo cittadino della Capitale. Credo sia la prima volta che un sindaco di Roma risponda con una denuncia alla protesta politica di un consigliere che si è fatto in quel momento portavoce della rabbia dei romani e nonostante sia paradossale – conclude Marsella – questa accusa è per me una medaglia».