Lampedusa, lo sfogo dei pescatori: “Non possiamo lavorare più: si pescano solo barche di clandestini” (video)
“Guarda che prendiamo dal mare, va. Al posto dei pesci prendiamo barche turche, barche dei clandestini. Non possiamo lavorare più”. La denuncia è di un pescatore di Lampedusa, che ha girato un video in cui si vede un barchino incagliato nella rete del suo peschereccio. Una situazione ricorrente, visto che “a Lampedusa – dice ancora il pescatore – si pescano solo barche dei clandestini”.
Pescatori in ginocchio a Lampedusa
“Non si può lavorare più. Reti rotte, reti spaccate. Ormai qua dobbiamo toglierci mano, perché – conclude l’uomo – non ce la facciamo più”. Il video, che mostra un altro volto dei danni economici e sociali provocati dall’immigrazione clandestina sull’isola, è stato rilanciato sui suoi social da Matteo Salvini e in un paio d’ore è stato visualizzato da quasi 200mila persone. “Video mandato dai pescatori di Lampedusa. Pazzesco”, è stato il commento del leader della Lega.
Sull’isola esplodono le tensioni
Il video dei pescatori aggiunge un nuovo tassello al mosaico di esasperazione che ormai si disegna sull’isola, dove nelle scorse settimane si sono registrati alcuni episodi di cronaca, fra i quali ha destato particolare preoccupazione l’incendio del cosiddetto “cimitero delle barche”, ovvero del deposito in cui erano stoccate le imbarcazioni usate per lo stillicidio di sbarchi clandestini sull’isola. L’incendio è stato da subito considerato di natura dolosa.