Lo squallore di Gualtieri: marchette mentre la Nazione è a pezzi
26 Giu 2020 6:00 - di Francesco Storace
Da Gualtieri solo squallore: bollare l’opposizione di propaganda solo per aver proposto di togliere marchette enormi dal decreto rilancio è davvero disgustoso. Non è all’altezza del prestigioso ruolo che ricopre. Ma sembra questa la cifra intellettuale del governo Conte.
Eppure Gualtieri ha ben accettato i voti dell’opposizione per poter avere il si’ del Parlamento allo scostamento di bilancio, nascondendo le marchette.
Squallore nelle parole del ministro Gualtieri
Il ministro dell’economia ha una valanga di miliardi da spendere per la responsabilità della minoranza parlamentare e si permette di bollare come propaganda richieste che sono l’abc del dialogo che si dice falsamente di ricercare?
Rifacendosi ad una frase di Marco Pannella, un grande Italiano, che piaccia o no, si può tranquillamente definire il Governo Conte come il più sfacciato “GOVERNO SQUILLO” del dopoguerra.
Ciao Francesco!
Ma questo governicchio attuale ha forse ministri all’altezza del loro compito??? Non mi pare proprio cominciando da Conte che si capisce chiaramente si arrampica sempre sugli specchi, passando poi ai vari Gualtieri, Azzolina, Bellanova, quella che ha pensato bene di mettersi a piangere, con l’intento di intenerire la platea, provocando al contrario solo rabbia, anche perché mi ha ricordato l’uccellaccio rapace di nome Fornero, quindi con elementi di questo tipo il governicchio attuale non andrà mai da nessuna parte!!!
ci troviamo in una situazione che definire kafkiana è dir poco. Il Governo butta dalla finestra soldi pubblici con cui si potrebbe aiutare in modo concreto (e non con proclami televisivi privi di fondamento e di riscontro reale) la ripartenza dell’economia italiana – o meglio il governicchio degli squallidi incapaci utilizza soldi pubblici per creare la propria clientela, hai visto mai che dal Colle si dovesse decidere che forse è ora di dare la parola agli italiani…..), ma allo stesso tempo – con faccia di bronzo, per non utilizzare scurrilità – la stessa maggioranza con i grullini in testa (incollati alle poltrone e che utilizzano a piene mani ed in modo orrendamente sfacciato i benefit della posizione che ricoprono – Di Maio docet con i suoi cortei di auto e scorte – ) si indigna e grida allo scandalo per il voto della commissione del senato sul taglio dei vitalizi. Lor signori imparassero prima di tutto ad avere gli attributi, ad avere il coraggio delle proprie azioni. E’ mia convinzione personale, in considerazione dei comportamenti reali fin qui tenuti dai farabutti disonesti difensori (mancati) dell’onestà, che di questa hanno fatto – tradendola – la propria campagna di raccolta adepti, che se avessero la possibilità di votare segretamente la perdita dei benefici della posizione parlamentare, sarebbero proprio loro i primi a dare parere contrario. Il motto principe dei grullini, oggi, si riassume in una frase che andava di moda qualche anno fa……o poltrona o morte!