Monopattini o trappole mortali? Da Torino a Roma aumentano gli incidenti
I monopattini elettrici rischiano di diventare un cerino acceso nella polveriera traffico delle città italiane. I dati di Asaps.it (portale della sicurezza stradale) parlano chiaro. “Lo spazio pubblico sempre più ridotto vede l’ingresso di un veicolo che ha sicuramente pregi ma anche svantaggi, magari dovuti al traffico caotico già dei centri urbani, all’attuale indisciplina di molti utenti, alla scarsa manutenzione stradale, al ridotto numero di piste ciclabili”. Così l’Associazione amici della polizia stradale, che ha anche istituito l’osservatorio monopattino.
Monopattini pericolosi: l’incidente nel Padovano
E la cronaca degli ultimi giorni conferma questa tendenza. A Montegrotto Terme, un uomo di 46 anni ha avuto un incidente con il monopattino elettrico. Lo riferisce Il Mattino di Padova. Era ubriaco ed è caduto al suolo procurandosi delle ferite. L’uomo ha ottenuto anche un poco invidiabile primato. La prima denuncia per guida in stato di ebbrezza col monopattino elettrico.
I dati dell’Osservatorio monopattini
Nelle stesse ore, a Roma, un ragazzino di 15 anni su un monopattino elettrico ha investito una donna a piazza di Spagna, nel centro di Roma. La 48enne, rimasta ferita, è stata soccorsa dal 118 e portata in ospedale.
Le cronache locali sono purtroppo sempre più piene di questi casi. Il 4 giugno a Ivrea, si è sfiorata la tragedia. Un uomo che stava viaggiando su un monopattino elettrico è stato travolto da una Fiat Panda proprio al centro della rotatoria. L’uomo, un 34enne di Rueglio, è stato sbalzato a terra dopo lo scontro frontale con la vettura. Ha riportato diversi traumi ed è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Ivrea. Le sue condizioni sono serie, ma non è in pericolo di vita.
A Torino è record di incidenti
Il trend pare questo in tutta Italia. E quanto sta accadendo a Torino sembra confermarlo. La città amministrata dalla Appendino è prima in Italia per numero di monopattini in circolazione. Dal giugno 2019 ad aprile 2020 gli incidenti rilevati sono stati 15 in sette città italiane. Sette di questi solo nella città di Torino, dove c’è un numero più elevato di mezzi elettrici. Sempre a Torino ci sono stati gli infortuni più gravi: due ragazzi sono finiti in ospedale con prognosi riservata.
Monopattini “incompatibili” con le città italiane
“I nuovi mezzi di micromobilità elettrica cambieranno il volto di molte città dal punto di vista viabilistico – ha detto Giordano Biserni, presidente Asaps – ma se non si comprenderà da subito che vanno condotti con la massima attenzione e con la stretta osservanza del Codice della strada, assisteremo ad una recrudescenza del numero di incidenti. I contributi economici governativi per gli acquisti di veicoli e l’introduzione della “casa avanzata” e della “corsia ciclabile” con il decreto-legge “Rilancio” porteranno certamente ad un maggior utilizzo dei monopattini e dei mezzi a due ruote, con un possibile aumento dei sinistri con utenti deboli”.
e via……questi sono i presupposti x introdurre dopo gli incentivi x gli acquisti adesso dal cilindro…faranno una legge x obbligare l’assicurazione sui monopattini e bici….x la gioia delle compagnie di assicurazioni…..
E’ la decrescita felice… della popolazione in un mondo sempre più affollato. Allora perché non annullare tutte la precauzioni e affidarsi al Covid? Ne beneficerebbe in primis l’INPS.
Questa battuta i 5 stelle se la meritano. Promuovendo biciclette e monopattini, chi li guida si sente nel giusto e libero di infrangere il codice della strada, andando sui marciapiedi, contromano, attraversando sulle strisce come i pedoni, non dando la precedenza ai pedoni che attraversano la pista ciclabile ecc. A questo hanno contribuito gli elogi che il TG3 fa da anni alla mobilità green. Ma come al solito non si pensa che questi mezzi se li possono permettere solo i giovani, e gli anziani? Hanno da morì, così l’INPS respira, ma nessuno dice che i soldi dell’INPS erano degli italiani e invece di amministrarli corretamente li hanno dilapidati.
Passata l’infatuazione per Lenin e i Soviet, per Cuba e Fidel, Pol Pot e per tutti i dittatori comunisti che hanno infestato la terra, ai nostri social-catto-comunisti non rimane che il comunismo cinese, da questo l’elegia dei monopattini e delle biciclette………..ci ridurremo come i cinesi ai tempi di Mao Tse Tung, camicione grigio e pedalare.
Cosa fa la Polizia Municipale quando i monopattini , biciclette, pedoni non rispettono il codice stradale , viaggiano contromano – passano tutti con il semaforo rosso specialmente i ciclisti professionisti . non usano piste ciclabili – cambiano corsia incuranti di guardare se possono infischiandosene di tutto e … se dici qualcosa ti infamano a mali parole quando ti va bene che non ti picchino.
Non ci possiamo lamentare, dopo un investimento di circa 130 milioni di euro per lo sviluppo del mezzo che aiutera’ a diminuire il traffico delle auto, aiutera’ anche a diminuire un po di esseri umani vista la facilita’ con cui ci si puo’ accidentare.
Certamente abbiamo un buon governo che pensa a tutte queste cose per noi.
Ecco la classica mina sottoforma di articolo per la tutela del cittadino. Si cita un ubriaco che ha un incidente, un ragazzino di 15 anni che investe una signora, ecc. Ma scusate in un anno ci sono stati solamente 15 incidenti con il monopattino, è un dato assolutamente trascurabile poiché queste persone conducendo scooter o micro vetture avrebbero avuto la stessa sorte. Quindi cari signori giornalisti non demonizziamo qualcosa che ancora praticamente non esiste, soltanto per la smania dello scoop su un prodotto che rivoluzionerà gli spostamenti all’interno delle città così convulse. Qualsiasi mezzo si impieghi è una potenziale arma di incidente, sia una vettura, una moto o un monopattino. Tutto dipende dalla testa di chi conduce.
monopattinisti andate a fffancullooooo stronzi se me ne viene addosso uno
gli spacco la faccia