Piccini e picciotti, piddini e pizzini. Silenzi e parole del compagno Palamara

1 Giu 2020 6:00 - di Francesco Storace
Compagno Palamara Zingaretti

Di più: “Il segretario Nicola Zingaretti, intervistato dalla Repubblica, alla domanda risponde che serve una stagione riformista, e auspica che in queste ore si affronti l’urgenza, e bibì e bibò. Il niente politico. Il niente strategico”.

E ancora: “Il doppiopesismo, il collateralismo coi magistrati e le loro inchieste, il senso di superiorità, la grazia burbanzosa nel cascare dal pero, l’inclinazione a discutere della moralità altrui”.

Un commento su Twitter tra i tanti: “Splendido articolo. E sono un elettore del pd da sempre”.

L’articolo di Mattia Feltri pare abbia scatenato scenate autentiche al Nazzareno. E qualche amico garbato da quelle parti si trova sempre che ti spiffera tutto. Dicono che Zingaretti volesse stracciare in mille pezzi quanto aveva letto. Poi gli hanno spiegato che non si può fare con i media online.

Ma nel Pd si litiga lo stesso

E si è sfogato duramente col suo vice Andrea Orlando, che da ex guardasigilli le conosce bene le storie del fantastico mondo di Luca Palamara. Ma anche se ogni tanto bipolareggia, Orlando ha buona memoria e non dimentica di aver sistemato più di qualcuno a via Arenula su input di Zingaretti. Ad esempio, la moglie di un importante pezzo da novanta della macchina regionale. (Dobbiamo ricordarci di parlarne prossimamente).

Lite poi degenerata con Legnini per altre incredibili intercettazioni. “Bella figura ci hai fatto fare, e in Abruzzo hai pure perso”. Ancora parli, Nicola?, si perde come l’eco la frase pronunciata dall’ex vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura…

Ovviamente, smentiscono sempre fino a che questa roba sarà confermata dalle prossime intercettazioni. Ma loro fischiano per aria. Proprio Zingaretti fa sempre così. Non vuole parlarne, non sia mai dovesse essere chiamato a giustificare una dozzina di milioni di mascherine. Ora il compagno Palamara non c’è più. Anche se va in tv e pure lui parla d’altro.

Commenti

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  • rino 1 Giugno 2020

    Ma se il Partito democratico esprime il vicepresidente del Csm da sei anni e sta a Palazzo Chigi dal 2013 lo dobbiamo allo sciocco individualismo degli italiani che, anziché protestare e agire contro una burocrazia, funzionale alle tengenti e alla raccolta di voti, hanno pensato che pagare, con i soldi o con il voto sarebbe stata la migliore soluzione. Ora ci troviamo sotto una perversa dittatura pervasiva, ammantata di democreazia, che ha rovinato l’Italia e che sarà difficile scalzare se non con imponenti moti ddi piazza, sia pura pacifici. Ormai i posti chiave sono tutti del PD, magistratura, stampa, media, educazione, servizi al cittadino, uffici pubblici , presidente della repubblica, Papa ecc., in perfetto stile sovietico. I russi hanno abbandonato quel sistema, a noi piace ancora, forse non siamo ancora arrivati al fondo.

  • Giuseppe Forconi 1 Giugno 2020

    Non lo sapevate che queste interviste e dibattiti televisivi sono tutti programmati e hanno tutto scritto su cosa devono parlare ? Chiaro che non sii faranno domande scomode per non avere scomode risposte e il palomara rimane in piedi e guai a chi lo tocca. Questa, se non erro, si chiama DEMOCRAZIA oppure LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI.
    Ma fatemi il favore, piu’ dittatura comunista di questa come la si dovrebbe chiamare? Il bello e’ che il popolo sovrano non puo’ neanche votare.
    E’ un vero schifo, non vi pare?

  • Cervohold 1 Giugno 2020

    Palamara sa benissimo i nomi e cognomi dei suoi complici del PD e delle gazzette giudiziarie e giustamente non li dice, perchè sono la sua assicurazione sulla vita e sul futuro…………alla fine della fiera se la caverà alla grande e la riforma della magistratura finirà come le altre nel cesso.
    Vale sempre il detto di Sordi nel Marchese del Grillo, “perchè io so io e voi non siete un cazzo”.