Salvini furioso con Palamara: “Le sue frasi surreali e le scuse tardive da Giletti non m’interessano”
“Da Palamara dichiarazioni surreali. A me e agli italiani non interessano le scuse tardive o le parole, interessano i fatti: magistrati promossi per appartenenza politica (quasi sempre di sinistra) e non per bravura, processi infiniti, innocenti in galera e colpevoli fuori: è urgente una riforma vera della Giustizia, ma per farla servono un governo ed un ministro capaci di farla. Preoccupato per il mio processo dopo quello che è venuto fuori? Assolutamente no, sono convinto di aver bloccato gli sbarchi per il bene degli italiani, l’ho fatto e lo rifarò”. Lo dice il leader della Lega, Matteo Salvini.
La difesa di Palamara da Giletti
“Non c’era nessuna volontà di offendere Salvini” e comunque quella frase “va circostanziata” mentre “si vuole sintetizzare in maniera frettolosa un ragionamento. Quella è una frase decontestualizzata” mentre da altre chat ne emergono di segno opposto. Lo aveva detto Luca Palamara, ospite di ‘Non è l’Arena’ su La7, riguardo alle intercettazioni, aggiungendo che “nella magistratura associata” il tema dell’immigrazione è sensibile.
Gli insulti a Salvini
E sulle offese a Salvini? Quel «Salvini è una m…? E quel «bisogna attaccarlo»? Le chat di fuoco? «Non c’era nessuna volontà di offenderlo», dice. «Ho usato un’espressione impropria. E comunque quella frase va circostanziata». Invece, «si vuole sintetizzare in maniera frettolosa un ragionamento. Quella è una frase decontestualizzata, non rispecchia il pensiero». Da altre chat ne emergono di segno opposto. Palamara quindi specifica che «nella magistratura associata il tema dell’immigrazione è sensibile».
Quanto all’innesto di un trojan nel suo telefono portatile, ha osservato: “Ho anticipato il Coronavirus: chi ha attuato il distanziamento sociale con me si è salvato”.