Scuola, la rabbia dei presidi: “Basta annunci. Azzolina ci dica come fare con le classi pollaio”

22 Giu 2020 16:28 - di Gigliola Bardi
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È allarme fra i presidi – e non solo – per il rientro a scuola a settembre. A preoccupare, in assenza di linee guida ancora definite, è in particolare il tema del distanziamento sociale, che nelle scuole poi si traduce nel problema delle classi pollaio. Il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha spiegato che per gli interventi “utilizzeremo il Recovery Fund”, chiarendo però che i tempi non saranno così brevi. Anche perché, va ricordato, quei fondi che tanto fanno battagliare gli Stati europei non sarebbero comunque disponibili prima del 2021. Dunque, a settembre che succede?

“Azzolina e la politica dell’annuncio”

Addetti ai lavori e personale delle scuole si interrogano. E anche sui siti specializzati il tema è al centro del dibattito, con annesse critiche al ministro. “Azzolina e la politica dell’annuncio, ma a settembre si rischia il caos”, titola per esempio Oggi Scuola, sottolineando i ritardi del governo nell’affrontare una questione tanto importante per milioni di italiani, dalle famiglie agli insegnanti e a tutti coloro che nella scuola lavorano. Non bastasse il buon senso per rendersi conto della portata della questione, un riscontro in questo senso arriva anche dai presidi. E in particolare da quelli della Capitale, cui dà voce il presidente di Roma e del Lazio dell’Associazione nazionale presidi, Mario Rusconi.

Scuola, l’allarme dei presidi corre in chat

“Decine e decine di dirigenti di scuole romane elementari, medie e superiori – ha spiegato – dichiarano nelle nostre chat di non poter mantenere il distanziamento così come indicato nei protocolli di sicurezza”. “L’ipotesi di adozione di spazi alternativi sarà difficilmente realizzabile per un gran numero di scuole. Ne consegue che se sarà necessario rispettare il distanziamento. Si dovrà ripensare in parte all’adozione della didattica a distanza“, ha proseguito, chiarendo di rimanere in attesa delle linee guida del ministero, previste per la fine di questa settimana.

Bucalo: “Autorizzate classi da 28 alunni con disabili. Assurdo”

”Le classi pollaio sono autorizzate dal ministero, Azzolina che conosce bene la situazione. Ma non ha ancora fatto nulla per eliminarle”, ha commentato la parlamentare e responsabile Scuola di FdI, Ella Bucalo. “Adesso Azzolina – ha aggiunto – intende propinarci l’ennesima favoletta che per abolirle ci vogliono soldi e tempo. Ma settembre è prossimo”. “Ha annunciato che utilizzerà il Recovery fund. Ma non ha chiarito, a parte la barzelletta del plexiglas, come intende cominciare il nuovo anno scolastico”. “I direttori provinciali hanno già ricevuto e, a loro volta trasmesso, disposizioni che le aule vengano costituite con un numero medio di alunni non inferiore a 22. Ma cosa ancora più grave che in Sicilia, nello specifico al Liceo Scientifico di Patti, sono state autorizzate classi con disabili gravi da 28 alunni. Siamo all’assurdo. Si calpestano diritti e umiliano le persone, il tutto – ha concluso Bucalo – in presenza di inequivocabili disposizioni di legge”.

Commenti

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  • Pino 22 Giugno 2020

    Che la Azzolina si sia già presentata e’ chiaro ma……… i presidi si stanno presentando ora ! Hanno ampi spazi ( x le superiori) di manovra per reperire legalmente denaro con le attività ampiamente innovabili però non ce la fanno a farsi suggerire idee dai loro ragazzi che sicuramente li sorprenderebbero ! I vecchi ‘spenti’ e forse anche un tantino incapaci dovrebbero essere avviati alla quiescenza !