Senato, alta tensione sul decreto elezioni. La Russa: il voto di fiducia è abuso senza precedenti
Alta tensione al Senato nell’esame del decreto legge sulla data delle elezioni suppletive, regionali comunali e l’election day con il referendum costituzionale. Decreto sul quale il governo si appresta a chiedere la fiducia. Il governo ha rischiato di andare sotto su un emendamento della Lega, respinto per soli tre voti. A dividere è anche la data che dovrà essere scelta per le urne. Data non esplicitamente prevista dal decreto, e che potrebbe essere quella del 20 e 21 settembre. Il sottosegretario all’Interno, Achille Variati, intervenendo al Senato al termine della discussione generale sul decreto legge ha detto che il governo deciderà la data in tempi brevissimi.
La proposta di Calderoli
Questi i fatti: per alzata di mano è stata accolta la proposta del senatore della Lega Roberto Calderoli di non passare ai voti degli articoli. Successivamente la proposta è stata respinta per 105 voti a 102 con la controprova mediante il procedimento elettronico. “Nelle tribune di primo livello le persone che adesso ci sono prima non c’erano -ha lamentato Calderoli- e se applaudite perché vincete di 3 voti dovreste nascondervi non nelle tribune”.
La sospensione della seduta
“Siccome uno dei miei compiti è quello di garantire la buona amministrazione di questo Senato e cioè un Senato che non deve avere né ombre né sospetti – ha detto la presidente del Senato Elisabetta Casellati – sospendo la seduta in vista della verifica della chiusura delle porte nelle tribune”.
Ronzulli (FI) chiede la verifica
“Ho chiesto la verifica delle immagini registrate dal circuito chiuso dell’Aula del Senato perché è stato evidente che tra il voto per alzata di mano sulla richiesta di non passaggio all’esame degli articoli del decreto Elezioni e la successiva verifica con procedimento elettronico hanno preso parte alla votazione un numero maggiore di senatori”. Così, in una nota, la vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli. “Nonostante l’ineccepibile gestione della seduta da parte della Presidente Casellati, che aveva ordinato la chiusura delle porte come previsto dal regolamento, qualche collega è egualmente riuscito a intrufolarsi. Ringrazio la Presidenza per aver dato seguito alla richiesta, dimostrando che la democrazia non può essere minata da ‘furbate’ di nessun tipo. Non è accettabile il tentativo della maggioranza di barare falsando i risultati di un voto parlamentare”, conclude. La verifica ha stabilito che la proposta Calderoli è stata bocciata 104 contro 102.
La Russa: voto di fiducia è abuso senza precedenti
Sul voto di fiducia sul decreto elezioni è intervenuto anche il senatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa che ha parlato di “abuso senza precedenti”: ”Non si era mai visto nella storia dell’Italia repubblicana un governo che chiede il voto di fiducia sulla data delle elezioni. Capisco che oramai far votare gli italiani è diventata una cosa desueta, che non va più di moda, che pur di non andare al voto ci si inventi la qualunque ma mai si era arrivati ad impedire la discussione in Aula sulla data delle elezioni. Si riduce il tutto ad un bieco utilizzo di una tragedia a fini politici, si impone a colpi di fiducia un decreto. Ma non avete una maggioranza per respingere i nostri emendamenti e non vi vergognate di compiere un abuso senza precedenti?”.