Solo con la destra un’Italia unita e tricolore da nord a sud
Questa sinistra accecata dal potere che non vuole mollare, non si capacita dei consensi crescenti per il centrodestra. Che anche in un momento così drammatico per la Nazione è riferimento insostituibile per larghissima parte del popolo italiano. Ieri si è ribadito nelle tantissime piazze che hanno applaudito le bandiere tricolori dell’Italia da una parte all’altra della Penisola, un precetto costituzionale. “La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.
Una bellissima Italia unita e tricolore
I leader del Centrodestra Salvini e Meloni, unitamente a Tajani per Forza Italia, hanno voluto rappresentare simbolicamente che c’è “un’Italia che non si arrende, che crede in un futuro di libertà, orgoglio, speranza e lavoro. Cittadini che fino a ieri vivevano del loro lavoro, a cui sono state chiuse le imprese e ancora aspettano cassa integrazione, bonus autonomi e una liquidità che non si è mai vista. Diamo loro voce!”, ha sintetizzato la presidente di Fratelli d’Italia.
Le ha fatto eco il leader della Lega: “A Roma e in 100 piazze da Nord a Sud, senza bandiere di partito ma con il Tricolore, portando la voce di tanti italiani dimenticati, dei piccoli imprenditori e delle partite Iva che non ce la fanno, delle libere professioni, dei lavoratori che ancora non hanno ricevuto né cassa integrazione, né aiuti”.
E per fortuna che questa coalizione c’è, perché almeno gli italiani sono un po’ meno soli nella disperazione di questo momento buio. Da oggi ci si potrà spostare tra le varie regioni, ma quanti oggi pensano solo a questo? Finora è mancato quel che più serve: provvedimenti seri, soldi veri nelle tasche delle famiglie e delle imprese.
Ci rivediamo il 4 luglio
Quei maledetti 98 decreti attuativi del decreto rilancio sono esattamente il contrario della “burocrazia zero” tante e troppe volte promessa. Non c’è taglio delle tasse, la pace fiscale resta una chimera. Governa con la pretesa di comandare senza consenso una sinistra che è nemica oggettiva del mondo produttivo. Che invece vorrebbe fiducia dallo Stato e da tutte le istituzioni: sennò rimane solo uno slogan anche la definizione di “spina dorsale dell’economia nazionale”.
Con la manifestazione di ieri il Centrodestra ha comunque fatto suo – per l’ennesima volta – l’appello all’unità e alla collaborazione formulato dal presidente Mattarella. Ma è il governo Conte ad essere sordo non accogliendo le diverse proposte formulate con grande serietà dall’opposizione. Non ne vuole sapere.
Eppure si tratta di quel centrodestra che governa nella maggioranza delle regioni e che rappresenta di gran lunga la maggioranza degli italiani. E il 4 luglio a Roma se ne vedranno davvero tanti.
La manifestazione del 4 Luglio deve essere imponente, questi cialtroni di sinistra devono prenderne atto e così anche le Istituzioni complici con i loro intrighi a livelo UE.