Stati generali, il centrodestra diserta l’appuntamento. E forse non ci sarà neanche Colao
Il centrodestra è compatto sul no alla partecipazione agli Stati generali che il governo sta organizzando a Villa Pamphili. Lo si apprende da fonti del centrodestra, secondo quanto emerso nel corso del vertice tra Salvini, Meloni e Tajani. Vertice dove tra l’altro si è discusso delle prossime regionali e delle candidature unitarie.
Sì al confronto ma solo nelle sedi istituzionali
I tre partiti – sottolineano le stesse fonti – hanno ribadito di essere pronti a confrontarsi con il governo in qualsiasi momento, ma soltanto in occasioni e sedi istituzionali.
”Gli italiani – dichiara Salvini – non hanno bisogno di altri show e passerelle, c’è bisogno subito della cassa integrazione per milioni di lavoratori, soldi veri per imprenditori e famiglie, scuole aperte e sicure. Il luogo del confronto e della discussione è il Parlamento, non sono le ville o le sfilate. 60 milioni di persone non possono dipendere dall’umore di Rocco Casalino”.
Il premier Giuseppe Conte sta lavorando febbrilmente agli Stati generali e da stasera incontrerà i capigruppo di maggioranza.
Il programma è tutto da definire
Gli Stati generali dell’economia sarebbero dovuti partire venerdì proprio con l’incontro con le opposizioni. Ma il programma è tutto da definire. Conte prevede l’incontro con le istituzioni europee sabato, con Sassoli e von der Leyen previsti in streaming per due interventi di quindici minuti, poi da lunedì si scende nel concreto con le parti sociali.
La partecipazione in forse di Vittorio Colao
Secondo Huffington Post la presenza di Vittorio Colao sta diventando un problema: “La presenza di Vittorio Colao, con il passare dei giorni, sta diventando un caso. Prima della diffusione del suo piano, i rumors accreditavano di un evento ad hoc per la presentazione dei suoi oltre cento punti per la ripartenza dell’Italia. Incassate le proteste di tre quarti della maggioranza, la sua presenza era data come possibile tra quelle delle personalità illustri, mentre nelle ultime ore la partecipazione di viene messa del tutto in dubbio, anche per le sopraggiunte perplessità del manager”.
In ogni caso non sarà possibile seguire i lavori in streaming. Tranne ovviamente la conferenza stampa finale – appuntamento in cui Conte è ormai specializzato – in cui toccherà al premier tirare le somme.
Un incredibile autogoal: gli assenti hanno sempre torto. Ieri ricorreva il 10 giugno, la voglia di fare la guerra al resto del mondo perdura in certa gente. E lasciate spazio a gente come Fuksas, Piano, Boeri
Conte e’ assolutamente RIDICOLO .
Non trova un accordo in maggioranza neanche sul colore della cioccolata e si rifugia in espedienti comunicativi, vuoti e inutili per gli Italiani.
Fa bene il CDX a NON Partecipare. E’ solo un evento mediatico senza sostanza.
Vengano in parlamento a fare le proposte e vediamo se ne hanno 1 di condivisa.
Brava Giorgia: ancora una volta ci ha visto lungo. Sei stata la prima a denunciare questa nuova buffonata di Conte.
Gli stati generali aprirono in Francia il tempo della GHIGLIOTTINA.IN primissimi Conte e Casalino,con Dimaro Bonafede Lamorgese e soci.
Saggia decisione, sarebbe stata una follia farsi coinvolgere in un fallimento; sono talmente a corto di idee, dopo aver fatto il Governo della CGIL e delle biciclette/monopattini, che chiedono a tutti cosa devono fare per il futuro di questo disgraziato Paese…………..tutti a casa, ben 5/6 anni di governi social-catto-comunisti hanno già fatto troppi danni.