Vernice rossa su Montanelli. Meloni: ecco a voi i talebani del politicamente corretto
Giorgia Meloni è indignata per l’oltraggio alla statua di Indro Montanelli. Così pubblica la foto del vandalismo ai danni del grande giornalista con questo commento: “La statua dedicata a Indro Montanelli imbrattata da analfabeti radical chic con la scusa della lotta al razzismo. Signore e signori, ecco a voi i nuovi talebani. Ecco a voi la civiltà del politicamente corretto”.
La statua di Montanelli vandalizzata a Milano
La statua dedicata a Indro Montanelli, collocata nell’omonimo giardino di via Palestro a Milano, è stata imbrattata con della vernice, mentre sulla base i teppisti hanno posto la scritta ‘Razzista, stupratore’. Sulla statua dedicata al giornalista sono stati versati almeno quattro barattoli di vernice rossa, lasciati sul posto. La vernice è stata versata a partire dal viso e colando ha ricoperto la maggior parte del monumento. Di recente i Sentinelli ne avevano chiesto la rimozione con una lettera indirizzata al sindaco di Milano Giuseppe Sala, sull’onda delle manifestazioni antirazziste scoppiate in tutto il mondo dopo l’uccisione di George Floyd. Sul gesto indaga la Digos per raccogliere elementi che possano portare all’identità di chi ha agito.
Anche il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha commentato l’episodio: “Proprio non ci siamo. L’odio, la cattiveria e l’astio sono sempre più dominanti sul confronto civile e democratico. C’è da preoccuparsi seriamente”.
La polemica sulla moglie bambina di Montanelli
Montanelli, già nel mirino delle femministe di “Non una di meno” che imbrattarono la statua nel 2019, viene ritenuto “colpevole” per l’episodio della moglie bambina in Etiopia quando il giornalista aveva 24 anni.
Montanelli non ha mai nascosto questo episodio e lo ha raccontato lui stesso giustificandosi e raccontando di quando era ufficiale durante la guerra d’Etiopia. La ragazza aveva 12 anni e fu comprata da Montanelli che prese direttamente accordi dal padre secondo quella che era la cultura locale dell’epoca. Montanelli si è sempre difeso sottolineando che a 12 anni le ragazze africane si sposavano tranquillamente. In una intervita rilasciata a Enzo Biagi, Montanelli parlò di questa moglie 12enne, dicendo: “Aveva dodici anni, ma non mi prendere per un Girolimoni, a dodici anni quelle lì erano gia’ donne. L’avevo comprata a Saganeiti assieme a un cavallo e un fucile, tutto a 500 lire. (…) Era un animalino docile, io gli misi su un tucul con dei polli. E poi ogni quindici giorni mi raggiungeva dovunque fossi insieme alle mogli degli altri ascari“.
Quando criminali e estremisti di sinistra imbrattano o deturpano le tombe dei nostri carissimi Istriani e Dalmati o deturpano le steli che ci ricordano e rendono come è giusto che sia indelebile l’orrore dell’ l’Olocausto Italiano la Sinistra italiana tutta non proferisce una parola di umano sdegno come se niente fosse.Quando vengono oltraggiate le tombe dei sopravvissuti alla Shoah o imbrattate le porte di casa con il ‘marchio’ della stella di Davide da parte di criminali e estremisti di destra, la Destra italiana tace come se tutto ciò fosse insignificante o superficiale.Non mi risulta che il segretario del PD Zingaretti abbia mai condannato gli scempi commessi a sinistra e questo vale anche per i suoi ‘egregi’ predecessori ; non mi risulta che il Presidente di FDI Meloni così pure il suo predecessore abbiano mai biasimato gli scempi partiti da destra. Il nostro Paese ha un immenso bisogno di una definitiva e sincera pacificazione nazionale e un passo importante credo che sia proprio quello di fermarci a riflettere sulle gravi responsabilità reciproche e di unirci Tutti sotto il nostro glorioso Tricolore e di combattere,estirpare e respingere con tutte le forze ogni azione o rigurgito d’odio e intolleranza a prescindere da quale parte esso possa giungere.
costringere i compagni a leggere almeno due volte tutti i libri di montanelli : magari guariscono dal coronavirus che hanno nel cervello.