Zaia: «I dati del Veneto non sono buoni: abbiamo fatto tanti sacrifici, evitate di stringervi le mani»

30 Giu 2020 18:48 - di Redazione

l governatore del Veneto Luca Zaia, grande sostenitore della riapertura anticipata dell’Italia, non è tranquillo rispetto ai numeri che quotidianamente vengono snocciolati dalla Protezione Civile e anche dalla sua Regione. O meglio, non è tranquillo rispetto al comportamento dei cittadini, visto che i contagi non sembrano fermarsi. Nel consueto punto della situazione quotidiano oggi in Veneto, è stato lo stesso Zaia ad annunciarlo, sono stati accertati 8 positivi al Covid,  19 in più rispetto a ieri, 35 persone sono finite in isolamento domiciliare e il numero dei ricoverati  è salito di 5 unità.

Zaia: «Ognuno è responsabile: o si va avanti o indietro»

Il governatore che più ha raccolto risultati positivi dallo scoppio dell’emergenza si è rivolto direttamente ai cittadini della sua regione: “Ai cittadini dico di fare attenzione: si ricomincia a stringere le mani, evitatelo. Oggi ci sono  altri 8 casi positivi e 35 persone in isolamento. Per me non sono dati buoni, non è un momento di vanto. La sanità del Veneto ha consegnato una regione in ordine dopo 3 mesi di lockdown. A differenza di febbraio e marzo, abbiamo le spiagge piene. L’assembramento viene spontaneo, io non ho nulla contro i comportamenti umani”.

Zaia: «Siamo nella fase limbo»

Certo è che i comportamenti non sono irreprensibili. Zaia usa toni severi e  guarda con sospetto “quest’aria di gioia. O è la quiete dopo la tempesta, se la tempesta è passata. Ma se siamo prima della tempesta, ci stiamo predisponendo per trovarla. Siamo davanti ad una bestia terribile, questo virus è terribile”. “Non siamo più nella fase 2, siamo nella ‘fase limbo’: o andiamo avanti o andiamo indietro. Ognuno di noi deciderà se andare allo schianto o cercare di salvare la propria vita e quella dei cittadini. Non voglio fare allarmismi-. prosegue Zaia- ma ho l’obbligo dell’obiettività. Ai cittadini dico di fare attenzione: si ricomincia a stringere le mani, evitatelo ancora per un po’. Continuate a disinfettarvi le mani”, prosegue. “Mascherina nei luoghi chiusi e negli assembramenti, distanziamento sociale: questo è l’abc”.

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