“E basta con questo terrorismo sul coronavirus”: lo sfogo dell’attore Giorgio Pasotti
“Bisogna guardare al futuro con ottimismo. Il mio film (‘Abbi Fede’, ndr) doveva uscire il 3 di aprile, mi sono ritrovato a fare una promozione in streaming che non auguro a nessuno. Spero che si ritorni presto a lavorare come prima, che sia l’inizio di una campagna un po’ meno terroristica e che si dia la speranza che si possa tornare a
vivere più tranquillamente”. Lo sfogo è del’attore Giorgio Pasotti che racconta così, durante la conferenza di chiusura del Filming Italy Sardegna Festival in corso al Forte Village di Santa Margherita di Pula (Ca), lo spirito con cui ritorna alla ‘normalità’ dopo il lockdown. Non senza critiche al “partito degli allarmisti”.
Da Bergamo con angoscia e speranza sul coronavirus
“Io sono di Bergamo, quando lo dico mi tengono lontano come se fossi un appestato -dice l’attore- Nonostante quando sono sul set faccia i controlli e i tamponi”. L’attore alla kermesse presenta il suo film da regista ‘Abbi Fede’, (“un titolo adeguato a questi tempi”, sottolinea), che racconta la storia di un prete, padre Ivan, che si batte con ottimismo per cause ‘perse’ e la cui vita si incrocia con quella di un criminale. “Sono felice dell’invito per questo festival -rivela Pasotti- non pensavo che fosse possibile organizzare tutto questo in questo momento. Faccio i complimenti all’organizzatrice Tiziana Rocca, che ha avuto il coraggio di organizzarlo”.
La quarantena di Giorgio Pasotti
L’attore bergamasco ha poi raccontato come ha trascorso il periodo di quarantena. “Ho fatto l’iter classico, sono partito con grande entusiasmo, ho fatto il pane, ho guardato le serie tv -ricorda- Poi passavano i giorni e dicevo: non ce la faccio più. Il dato positivo è che sono stato molto con mia figlia, non siamo più abituati a passare
tutte quelle ore insieme, condividere tutta la giornata. E stato molto bello”.