Giancarlo Magalli querela Marcello Cirillo: «Io uomo cattivo e figlio spietato? Sono stufo»
Basta con le illazioni. Basta con le cattiverie sul suo conto. Giancarlo Magalli, dopo mesi di silenzio (un elegante silenzio), non ne può più. Tutto ha un limite e quel limite è stato superato da tempo. Ha deciso di reagire. È uno dei personaggi televisivi più amati in Italia e non accetta di essere preso di mira.
Giancarlo Magalli e la querela a Marcello Cirillo
Sulla sua pagina Facebook ha annunciato di aver querelato Marcello Cirillo, suo ex collega a I fatti vostri. L’aveva accusato di essere il responsabile del suo allontanamento dal programma. «Perché non è che tutti quelli che hanno bisogno di visibilità debbono per forza cercarla parlando male di me, mentendo, per finire sui giornali». È quello che il conduttore ha scritto, rivelando di essere passato alle vie di fatto.
«Io ho cacciato Adriana? È rimasta 8 anni…»
Poi, a commento del post, ha spiegato la scelta puntando il dito contro Cirillo. «A parte che sono cattivo, ha scritto che ho cacciato Adriana (e non è vero) e che ho cacciato lui (e non è vero). Io non ho mai cacciato nessuno in vita mia. E non ho nemmeno il potere di farlo», ha scritto Giancarlo Magalli. «Se avessi avuto quel potere, che attiene solo alla direzione artistica (autori, regista, capo struttura, direttore di rete), se potessi cacciare chiunque a mio piacimento quattro e quattr’otto, Adriana, con la quale non sono andato d’accordo da subito, sarebbe restata otto anni?».
Giancarlo Magalli: sul Parkinson parlò Lauzi
E poi ha continuato, riguardo ad altre accuse mosse sul suo conto: «In più si permette di dire che ironizzavo sul Parkinson di mia madre dicendole che poteva suonare le maracas». In questo modo parlava «dipingendomi come un figlio cinico e spietato. Allora, intanto mia madre non ha mai avuto il Parkinson. Poi la battuta delle maracas la fece da noi in studio Bruno Lauzi, che purtroppo il Parkinson lo aveva, ironizzando su se stesso. E lui lo sa bene».