Grillini filo-cinesi anche sulla repressione a Hong Kong. FdI: “Simpatie comuniste”
”Mentre il mondo si indigna per la stretta liberticida della Cina comunista su Hong Kong, Manlio Di Stefano, sottosegretario Esteri del M5Stelle, trova ‘comprensibili’ le aspirazioni cinesi. Da Maduro a Xi Jinping, dal Venezuela alla Cina c’è un solo filo rosso che lega le simpatie internazionali dei grillini: le dittature comuniste”. Lo dichiara Andrea Delmastro, deputato e capogruppo FdI in commissione Esteri, in riferimento ad alcune dichiarazioni giustificazioniste di Di Stefano sulla repressione dell’ex colona inglese.
Le dichiarazioni del grillino Di Stefano sulla Cina
“Certamente la Cina su Hong Kong sta sbagliando soprattutto i modi perché poi lo sappiamo bisogna andare indietro di parecchi decenni per capire l’origine del problema. Dal nostro molto meno. Perché c’è un principio di autodeterminazione che va tutelato”, aveva detto Manlio Di Stefano, parlamentare del Movimento 5 Stelle e sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, ad Agor Estate Rai Tre, condotto da Roberto Vicaretti, sui rapporti fra Cina e Hong Kong.
Parole su cui si abbatte la critica dell’opposizione. “Mentre i grillini giocano ad esternare le loro ideologiche simpatie per tutto ciò che è antidemocratico, l’Italia continua la sua deriva di politica estera che la conduce sempre più distante dal tradizionale orizzonte delle democrazie dei diritti umani, civili e politici. Ma soprattutto mentre i grillini giocano alla politica internazionale, in Cina e in Venezuela il popolo muore di fame, viene incarcerato e privato dei più elementari diritti”, conclude Delmastro.
Primi arresti a Hong Kong
La polizia di Hong Kong ha effettuato oggi il primo arresto dopo l’entrata in vigore della nuova legge sulla sicurezza nazionale, in forza dalla scorsa notte. Un uomo è stato fermato perché portava una bandiera pro-indipendenza, in
violazione della nuova legge, stando a quanto riportato dalla polizia su Twitter. “E’ il primo arresto da quando la legge è entrata in vigore”, ha twittato la polizia.
Lunedì era stato annunciato che tra i 3mila ed i 5mila agenti sarebbero stati dispiegati a Hong Kong in vista di potenziali disordini per le proteste pianificate in occasione del 23mo anniversario del ritorno di Hong Kong sotto sovranità cinese. Il Fronte civile per i diritti umani – il gruppo che ha organizzato le più ampie marce di protesta nel corso degli ultimi mesi – aveva annunciato che avrebbe sfilato in corteo anche in assenza di autorizzazione.