«Ha fatto troppi disastri, se ne vada»: Rocco Casalino “processato” dagli alleati di governo
Nuova puntata dell’infinita querelle tra il deputato renziano Michele Anzaldi e Rocco Casalino. Che poi è come dire nuova puntata dell’infinita querelle tra Italia Viva e Giuseppe Conte, dato che per lo più non si capisce dove finisca uno e inizi l’altro. “Suggerisce tutto, perché Conte legge sempre”, dice lo stesso Anzaldi, che torna a chiedersi come mai l’ex Grande Fratello resti “sempre lì”, nonostante i numerosi incidenti in cui è incorso nel suo ruolo di portavoce del premier.
La bordata di Anzaldi a Casalino
I dubbi e le perplessità del renziano non sono nuovi. Ma nuovamente Il Giornale li rilancia con un articolo in cui si traccia un profilo di Casalino. Articolo intitolato con un virgolettato di Anzaldi, che prontamente lo ha rilanciato sulla sua pagina Facebook. «”Un altro sarebbe stato già sostituito”. Ecco la parabola di Casalino». Insomma, par di capire che mentre Conte non può essere disturbato perché impegnato nella difficilissima trattativa di Bruxelles, nella sua maggioranza c’è chi sceglie di parlare a nuora perché suocera intenda.
Tutti gli scivoloni dell’ex Grande Fratello
Dopo averne ricostruito la formidabile ascesa dalla casa del Grande Fratello agli uffici di Palazzo Chigi, l’articolo del Giornale mette in fila tutti gli scivoloni professionali e personal-professionali di Casalino, dalle inqualificabili lamentele per le vacanze rovinate dal crollo del ponte di Genova alle criticatissime conferenze stampa del premier in diretta notturna durante il lockdown, passando per le minacce ai tecnici del Mef che a suo avviso non erano abbastanza solerti nel reperire le coperture per il reddito di cittadinanza.
L’attacco renziano a Conte
“Tutti gli incidenti comunicativi provengono da lui. Basti pensare a cos’è successo con l’Ordine dei Giornalisti durante il lockdown. A me ha detto che mi denunciava”, sottolinea Anzaldi. Il pezzo riporta diverse voci critiche verso il portavocissimo, ma il renziano è il più citato in assoluto. “Anche qualche giorno fa, quando si trattava per Aspi, il ministro Guerini indicava Casalino come l’autore delle soffiate al Fatto Quotidiano”, prosegue ancora il deputato. “Un altro collega sarebbe già stato sostituito e, invece, lui non so perché, ma resta lì…”, conclude Anzaldi.