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Il fermo immagine di un video diffuso il 22 gennaio 2015 mostra un momento dell’operazione al termine della quale i carabinieri dei Nas di Salerno hanno sequestrato un caseificio di Serre (Salerno) che produceva mozzarelle senza approvvigionarsi di latte. Nell’operazione sono stati sequestrati anche 700 chili di prodotti caseari non tracciati e di prodotti in corso di lavorazione. Nel caseificio i militari hanno trovato ingenti quantitativi di cagliata proveniente dall’est Europa e vari tipi di prodotti caseari provenienti da altri caseifici e dalla grande distribuzione alimentare. Alcuni di questi prodotti erano scaduti e altri in stato di alterazione. ANSA/ UFFICIO STAMPA CARABINIERI   +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++
Il fermo immagine di un video diffuso il 22 gennaio 2015 mostra un momento dell’operazione al termine della quale i carabinieri dei Nas di Salerno hanno sequestrato un caseificio di Serre (Salerno) che produceva mozzarelle senza approvvigionarsi di latte. Nell’operazione sono stati sequestrati anche 700 chili di prodotti caseari non tracciati e di prodotti in corso di lavorazione. Nel caseificio i militari hanno trovato ingenti quantitativi di cagliata proveniente dall’est Europa e vari tipi di prodotti caseari provenienti da altri caseifici e dalla grande distribuzione alimentare. Alcuni di questi prodotti erano scaduti e altri in stato di alterazione. ANSA/ UFFICIO STAMPA CARABINIERI +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

La vergognosa sanità di De Luca: dottoressa aggredita a colpi di mozzarelle da un paziente

Cronaca - di Marta Lima - 31 Luglio 2020 - AGGIORNATO 1 Agosto 2020 alle 11:28

Aggredita a colpi di mozzarelle, a Napoli, in Campania, nella vergognosa sanità gestita dal presidente-sceriffo-cinghialone Vincenzo De Luca. Un episodio che ha coinvolto una dottoressa, non il primo e di questo passo neanche l’ultimo, visto che il tema è completamente ignorato dalla campagna elettorale del governatore, che preferisce fare demagogia sui morti altrui.

La violenza negli ospedali di De Luca

L’aggressione a colpi di mozzarella, una costante nei nosocomi napoletani e campani, è scattata ai danni di una dottoressa dell’ospedale del Mare. Un familiare di un paziente, che lamentava l’attesa troppo lunga, le ha scagliato contro un contenitore di mozzarelle. L’episodio è di ieri sera e il presidente della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, esprime “solidarietà e vicinanza alla collega aggredita dalla parente di un ricoverato”, sottolineando che una legge per la sicurezza degli operatori sanitari e socio-sanitari, “è un passo avanti importante ma, da sola, non sarà sufficiente a mettere fine a questa piaga che, colpendo gli operatori a livello fisico e psicologico, mina la sicurezza stessa delle cure”. P

Per il numero uno di Fnomceo “occorre, innanzitutto, un ripensamento delle organizzazioni di lavoro, con condizioni e sedi sicure, e dell’intero sistema di cure, in modo da dare risposte alle richieste di salute dei cittadini”.

Serve una legge contro la violenza negli ospedali

Intanto, il disegno di legge con cui si punta ad agire contro il fenomeno delle aggressioni agli operatori è stato “calendarizzato per mercoledì 5 agosto in Aula al Senato”, informa Anelli. “Il nostro auspicio è quello di una contestuale approvazione senza modifiche, in modo da avere finalmente strumenti preventivi e dissuasivi dalla violenza contro i medici e gli altri operatori”. Fermo restando che, conclude, “occorre soprattutto una rivoluzione culturale, che faccia comprendere ai pazienti come i medici siano dalla loro parte, contro le malattie e a sostegno del servizio sanitario nazionale”. Sulla legge in questione, peraltro, sono in tanti a sollevare perplessità.

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di Marta Lima - 31 Luglio 2020