Migranti, la Sicilia al collasso. Il procuratore di Agrigento: «Gli arrivi dei tunisini creano gravi problemi»
La situazione è fuori controllo. Lo conferma l’allarme del procuratore di Agrigento. A Lampedusa non si ferma la raffica di sbarchi con l’hotspost ormai stracolmo. Altre tre barche, con 106, 13 e 9 immigrati a bordo, sono stati rintracciate dalla durante la notte, a largo di Lampedusa (Ag). Le persone sono state sbarcate al molo commerciale. E poi portate a centro di accoglienza dove gli ospiti sono arrivati a 872 a fronte di una capienza massima prevista per 95.
Immigrazione, l’allarme del procuratore di Agrigento
A preoccupare in queste ore sono soprattutto i flussi migratori che provengono dalla Tunisia. A lanciare l’allarme è il procuratore di Agrigento in una lunga intervista all’adnkronos. “Creano seri problemi di ordine pubblico”, spiega Luigi Patronaggio. Che in questi giorni sta indagando sul nuovo flusso migratorio proveniente dal Maghreb.”Problemi aggravati dalla pandemia in atto. Che mettono a dura prova le forze dell’ordine”. Per arginare questo flusso servirebbero “degli accordi politici internazionali bilaterali con Tunisi”. Ma dal Viminale non arrivano risposte. E’ di oggi la lettera inviata dal sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino alla ministra Lamorgese. Il primo cittadino chiede più uomini delle forze dell’ordine. Ma soprattutto “più sicurezza”. Perché altrimenti – dice – si rischia “una deriva razzista”. Il procuratore di Agrigento traccia il drammatico bilancio. “Sono migliaia i tunisini sbarcati solo a Lampedusa affollando l’hotspot. Che può ospitare solo 95 persone. I tunisini, a differenza di altri migranti provenienti dall’Africa subsahariana, non fuggono da persecuzioni politiche. O razziale. Ma che cercano in Italia solamente migliori condizioni di vita”.
“Non fuggono da persecuzioni politiche o razziali”
Il corto circuito è inevitabile e le forze dell’ordine allo stremo. “In questi giorni la Procura ha convalidato un gran numero di fermi ed arresti. Per favoreggiamento della immigrazione clandestina. E per reingresso illegale di cittadini stranieri già espulsi. O dichiarati indesiderati in Italia”. La Guardia di Finanza – spiega ancora il magistrato – ha fermato 5 cittadini tunisini. Che avevano tentato di fare sbarcare loro connazionali sull’isolotto di Lampione. Sono al vaglio della Procura le posizioni di altri 22 cittadini tunisini. Che, utilizzando il cosiddetto sistema della ‘nave madre’, hanno tentato di introdurre sul territorio altri loro connazionali. Alcuni dei quali minorenni”. C’è una precisa regia negli ultimi sbarchi che proseguono senza sosta. Si tratta di tunisini che, con grossi barconi da pesca, “accompagnano” i loro connazionali a Lampedusa. O addirittura fino sulle coste agrigentine. Su uno degli ultimi gommoni arrivati c’era persino un barboncino bianco. Tenuto al guinzaglio da una signora con il cappello a falde larghe di paglia.
“Servono accordi bilaterali con Tunisi”
La Squadra Mobile di Agrigento prosegue a spron battuto l’identificazione. E l’arresto di cittadini stranieri nei centri di accoglienza della provincia. Che hanno precedenti provvedimenti di espulsione o allontanamento. “La rotta tunisina – spiega Patronaggio – ha delle peculiarità. Che la differenziano da quella libica”. E’ un “un tipo di immigrazione che probabilmente potrebbe essere arginata. O regolamentata con successo da accordi politici internazionali. Non è complesso, infatti, identificare gli organizzatori di questi traffici. E le loro basi logistiche. E predisporre servizi di prevenzione e controllo”. Ma il numero abnorme di immigrati da gestire fa emergere ovunque situazioni di illegalità. E atti di violenza.
Fratelli d’Italia: Italia zimbello d’Europa
“Un governo ridicolo guidato dalla strana coppia Conte-Casalino sta rendendo l’Italia lo zimbello d’Europa”. E’ la denuncia di Carolina Varchi di Fratelli d’Italia. Che punta l’indice contro la politica dell’accoglienza del governo. “Ormai tra gli sbarchi si registrano autentiche beffe. Come la comitiva di tunisini arrivata a Lampedusa con barboncino al seguito. Prima che sia troppo tardi – continua l’esponente di FdI – i ministri Lamorgese e Speranza prendano atto che le politiche migratorie volute da PD e M5S stanno mettendo a serio rischio la salute degli italiani. Il lassismo ha già fatto troppo danni. Occorrono azioni decise. Si impediscano le partenze, il traffico di esseri umani. Le morti in mare. L’Italia torni ad essere padrona della propria sovranità. Ceduta all’immigrazione di massa in nome di un finto perbenismo tanto caro a sinistra. Blocco navale subito”.