Musumeci: “Dal business dell’accoglienza a quello della quarantena. Conte convochi un vertice qui”
La Sicilia a rischio invasione. Sbarchi a flotte e senza tregua. Centri di accoglienza che straripano. Il governatore Nello Musumeci chiede a Roma di farsi sentire. “Forse è il caso che un vertice in Sicilia lo convochi direttamente il premier Conte. Lo aspettiamo. Intanto oggi hotspot pieno a Lampedusa e migranti in arrivo a Pozzallo. A flotte e senza tregua”. Nella struttura di contrada Imbriacola ci sono oltre un migliaio di ospiti a fronte di una capienza di un centinaio di persone.
Musumeci: dal business dell’accoglienza a quello della quarantena
Un attacco ad alzo zero anche contro il business dell’accoglienza indiscriminata. “Intravedo occhi sgargianti in chi si sfrega le mani per gestire un nuovo business dell’accoglienza. Che magari diventerà il business della quarantena. Così non si va lontano”. E’ l’allarme del presidente della Regione siciliana di fronte all’emergenza immigrati a Lampedusa. Con l’hotspot al collasso. E l’Unione europea che se ne lava le mani. Inaccettabile. “In Sicilia è emergenza senza tregua sugli sbarchi”, insiste Musumeci. “E vorrei fosse chiaro che non si tratta solo di una emergenza sanitaria, per la quale la Regione sta facendo di tutto per assicurare la sicurezza dei cittadini siciliani. E di chiunque arriva nell’Isola”.
Dall’Europa servono fatti. Non il silenzio
Il governatore parla di un’emergenza politica senza precedenti. “Perché a parità di condizioni climatiche rispetto allo scorso anno gli arrivi aumentano in modo così sensibile? Io voglio dare atto degli sforzi di queste ultime ore. Ma adesso si tratta di gestire una emergenza e servono fatti. Nei mesi scorsi – prosegue – si sarebbe dovuto attivare un’azione politica i cui mancati effetti oggi li paga la Sicilia. E l’Europa? Zitta e silente. Lo ribadirò mercoledì alla commissione Schengen che mi audirà con i colleghi Santelli e Solinas”.