Napoli, il senegalese ha abusato di due donne, una delle quali sordomuta. Poi la violenza all’infermiera

4 Lug 2020 8:22 - di Paolo Sturaro
senegalese

Aveva già agito poco prima di violentare un’infermiera nel parcheggio bus Metropark nei pressi della Stazione centrale di Napoli. Un senegalese aveva abusato sessualmente di altre due donne, una delle quali sordomuta . È quanto scoperto dagli uomini della Polizia ferroviaria di Napoli, che hanno identificato in un immigrato di 20 anni senza fissa dimora, l’autore di due  aggressioni sessuali avvenute lo stesso giorno, sempre nelle vicinanze di piazza Garibaldi. Era già stato arrestato per la violenza sessuale ai danni dell’infermiera lo scorso 3 maggio,

Napoli, la violenza del senegalese

Si sta facendo dunque piena luce sulle vicende che hanno scosso il quartiere di Napoli. Nei confronti del 20enne, già arrestato per il primo episodio, il gip Saverio Vertuccio ha firmato una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere. Secondo quanto ricostruito dagli agenti, quella domenica pomeriggio, ultimo giorno di lockdown, prima di abusare dell’infermiera nel parcheggio Metropark, il 20enne senegalese ha aggredito una donna sordomuta. Il tutto ha avuto luogo su corso Arnaldo Lucci.  

L’abuso all’altra donna

L’immigrato ha fatto rovinare al suolo la donna e le ha toccato ripetutamente le parti intime. Alla fine quest’ultima in qualche modo è riuscita a scappare. Subito dopo si è diretto verso altre due donne che si trovavano nei pressi della vicina fermata dell’autobus, bloccandone una con forza e spingendola a terra, toccandole ripetutamente il seno noncurante delle urla dell’amica della vittima che tentava disperatamente di chiedere aiuto.

La violenza del senegalese durata dai 5 ai 10 minuti

La violenza, ha raccontato la donna ai poliziotti intervenuti, è durata tra i 5 e i 10 minuti. Grazie alle immagini registrate dagli impianti di videosorveglianza presenti in zona, gli agenti della Polizia ferroviaria hanno ricostruito la vicenda e hanno individuato nel senegalese l’autore di entrambe le aggressioni. La seconda donna vittima di violenza, originaria dell’Est Europa, ha riconosciuto l’aggressore in sede di individuazione fotografica.

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