Nicola Porro scatenato contro Arcuri: «Fa solo cag***». E ridicolizza le sue giravolte (video)
A cosa serve la proroga dello stato d’emergenza? “A dare poteri a Domenico Arcuri“, che fa “cag…te” di bandi. È un Nicola Porro scatenato quello che, in uno dei suoi consueti video social, si scaglia contro la decisione del governo di mantenere a oltranza i poteri speciali per gestire la crisi sanitaria. E, soprattutto, di continuare a investire il super commissario di responsabilità e compiti per i quali non pare all’altezza.
Porro: “Arcuri fa cag…e di bandi”
“Arcuri è riuscito a fare un bando per i banchi con le rotelle che prevedeva una fornitura minima di 200mila pezzi. Ma nessuna impresa italiana – ha ricordato Porro – è in grado di produrli in così pochi giorni”. Non solo, alle imprese era richiesto anche di aver prodotto “almeno 400mila banchi nei tre anni precedenti”. Un altro requisito che nessuna impresa italiana, anche grande, può soddisfare. “E allora che ha fatto Arcuri? Ha cambiato il bando“. “Prima fa i bandi europei dove arriveranno solo i cinesi, poi dopo si accorge della cagata che ha fatto e li cambia”, ha commentato Porro, ironizzando sulla definizione di “liberali coi cocktail” che Arcuri diede qualche tempo fa dei suoi detrattori.
Lo stato d’emergenza? “Una costruzione mostruosa”
“Per lui sono tutti liberali col cocktail, tranne quelli che gli danno milioni di euro per i suoi stipendi che secondo la Corte dei conti non sono dovuti. Ma questi milionari col cocktail non possono criticarlo perché Arcuri non sbaglia MAI”, ha sottolineato il giornalista nel video, che è stato rilanciato sui social anche da Matteo Salvini. Però, ricordatevelo, Arcuri è figlio dello stato di emergenza, di questa costruzione mostruosa dello stato di emergenza che ora è stato prorogato con il voto della maggioranza”.
PORRO SCATENATO CONTRO ARCURI: "È RIUSCITO A FARE UNA CAG**A DI BANDO PER I BANCHI CON LE ROTELLE"
PORRO SCATENATO CONTRO ARCURI: "È RIUSCITO A FARE UNA CAG**A DI BANDO PER I BANCHI CON LE ROTELLE"#vociitaliane
Pubblicato da Matteo Salvini su Mercoledì 29 luglio 2020