Orban il “cattivo” si schiera con l’Italia contro l’Olanda. Sinistra spiazzata. La destra se la ride
Nel negoziato tra paesi frugali capeggiati dall’Olanda e Italia “stiamo saldamente dalla parte degli italiani”. Lo dice il premier ungherese Viktor Orban, incontrando la stampa a margine del Consiglio Europeo, in corso da tre giorni a Bruxelles. “La cosa migliore – continua Orban – è dare soldi a quelli che ne hanno bisogno, in modo che li spendano velocemente per stabilizzare le loro economie, invece di avere lunghe dispute burocratiche sui programmi. Diamoglieli rapidamente, perché se dai una cosa al momento giusto, gliela dai bene. E’ la saggezza ungherese”, conclude.
Orban appoggia l’Italia nella trattativa Ue
E così Orban, indicato dalla sinistra come il sovranista egoista che avrebbe fatto solo i suoi interessi in Europa, difende in questa trattativa gli interessi degli italiani, mentre il liberale di sinistra Rutte mette i bastoni tra le ruote a Conte.
Una contraddizione su cui pone l’accento l’europarlamentare di FdI Carlo Fidanza: “Panico a sinistra… Viktor Orban attacca Rutte e dice: ‘È una questione tra Italia e Olanda… e io sto con l’Italia’. Ora come faranno a continuare a dipingerlo come il male assoluto? Ridicoli”.
Salvini: gli amici di Conte in Europa dove sono?
Un tasto sul quale ribatte anche Matteo Salvini: “Orban è con l’Italia, gli amici di Conte e del Pd no”, dice il leader della Lega Matteo Salvini, che fa sapere di aver ricevuto un sms dal leader ungherese. Salvini ricorda poi come “il primo ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte è del partito popolare per la libertà e la democrazia che in Europa è nel Partito dell’Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l’Europa (Alde) di cui fa parte +Europa, a cui voleva aderire anche il Movimento 5 Stelle nel 2017 e che è apprezzato sia da Romano Prodi che da Mario Monti”.
Fidanza (FdI): la sinistra da oggi in poi ci risparmi i moralismi su Orban
Fidanza osserva, ancora, che le dichiarazioni pro-Italia di Viktor Orban “fanno crollare il castello di ipocrisia della sinistra”. “Il problema dell’Europa e dell’Italia non sono i tanto demonizzati governi sovranisti di Ungheria e Polonia – aggiunge l’esponente del partito di Giorgia Meloni – . Anzi, non si disdegna il loro sostegno quando ci si trova di fronte al muro di egoismo dei nordici guidati da governi liberali, popolari o socialisti”. “E persino il tanto sbandierato ‘stato di diritto’, che secondo la sinistra verrebbe costantemente violato da questi pericolosi autocrati, conta un po’ meno se in ballo ci sono miliardi per l’Italia e la sopravvivenza stessa del governo Conte. Bene fa Conte a cercare la sponda di Orban, ma da oggi Pd e M5S ci risparmino i loro improbabili moralismi”.