
Piacenza, l’indagine si allarga alle coperture. Rita Dalla Chiesa: i veri carabinieri sono altri
Le indagini della procura di Piacenza che ruotano attorno alla caserma Levante, i cui carabinieri avevano messo in piedi quello che loro stessi in un’intercettazione definivano una “associazione a delinquere” nata attorno allo spaccio di droga, si stanno ora concentrando sulle eventuali mancanze nella catena di controllo. Si cerca di capire se vi siano responsabilità nella gerarchia dell’Arma, per capire come sia stato possibile che dal 2017 a oggi – con i fatti più gravi concentrati tra gennaio e giugno 2020 – i militari indagati in servizio presso la stazione ora posta sotto sequestro probatorio abbiano potuto agire indisturbati con arresti illegali, pestaggi, estorsioni e spaccio, talvolta anche assentandosi durante l’orario lavorativo per esempio per trasportare la droga.
Si cercano le vittime delle violenze contestate
Nei prossimi giorni si procederà anche a sentire le vittime delle violenze contestate ai carabinieri. Nessuno di loro ha mai denunciato gli abusi subiti e alcuni sono ancora da identificare. Tra domani e dopodomani si terranno invece gli interrogatori di garanzia dei sei carabinieri arrestati, cinque ora in carcere a Piacenza e uno ai domiciliari.
Il tweet di Rita Dalla Chiesa
Alla vicenda, oggetto di numerosi commenti, ha dedicato un tweet anche Rita Dalla Chiesa. “Mi vergogno profondamente per le infamie commesse dai sei carabinieri di Piacenza – ha scritto – Non riesco nemmeno a chiamarli carabinieri. I veri Carabinieri sono altri. Solidarietà a tutti gli altri che portano con fatica e onore le loro divise”. Un pensiero simile quello espresso da Roberto Saviano: “Ciò che è accaduto nella caserma dei Carabinieri di Piacenza è tra le vicende più drammatiche della storia della Repubblica. Guardo le foto da bulli, leggo le loro intercettazioni e ho voglia di urlare solo questo: voi non siete Carabinieri!”.
Il tweet dell’Arma dei carabinieri
E l’Arma dei carabinieri avverte sui social che nella caserma Levante è tutto cambiato e che ad essere feriti sono anche e soprattutto i carabinieri che fanno il loro dovere con scrupolo e onestà. “Oggi, a Piacenza – scrive l’Arma su Twitter – ci sono un nuovo comandante di compagnia e otto carabinieri con due stazioni mobili, per continuare a garantire le funzionalità della caserma. Pronti e desiderosi di difendervi, così come in tutta Italia, anche da chi non è degno di indossare questa divisa. Una storia gloriosa non basta a lenire il dolore di una ferita al cuore. Come voi, feriti sono centomila Carabinieri che ogni giorni adempiono il proprio dovere con onore e sacrificio”.