Speranza in Senato: prorogate al 31 luglio le misure anti-Covid. Allarme per i casi di importazione

14 Lug 2020 16:29 - di Redazione

“Il Governo intende emanare un nuovo decreto che proroga fino al 31 luglio le misure anti-Covid”, in scadenza. Lo ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza, nella comunicazione in Aula al Senato, illustrando il contenuto del nuovo Dpcm.

Le misure prorogate al 31 luglio

Le principali misure prorogate al 31 luglio, elencate da Speranza, sono obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi, obbligo di rispettare i protocolli di sicurezza definiti per la riapertura dei luoghi di lavoro; divieto di assembramenti; sanzioni penali per chi viola l’obbligo di quarantena; divieto di ingresso o quarantena per chi arriva da Paesi extra Eu e controlli più stringenti su aeroporti, porti e luoghi di confine.

Stato d’emergenza: il governo sentirà le Camere

Speranza ha aggiunto che sullo stato d’emergenza da prorogare nulla è stato deciso. “Discuteremo nuovamente sia alla Camera che al Senato con uno specifico ordine del giorno dell’eventuale proroga dello stato di emergenza. Voglio essere molto chiaro: al momento nessuna decisione è stata assunta. Dovrà riunirsi il Consiglio dei ministri e personalmente sono profondamente convinto che il Parlamento debba essere pianamente protagonista del percorso decisionale, nel rapporto di fiducia che lo lega al governo”.

Il Covid non è sconfitto

Ha poi sottolineato che “non considera archiviata la fase di emergenza. Il punto aperto è discutere gli strumenti per affrontarla; valuteremo anche con il confronto con le Camere tutte le ipotesi in campo. Nessuna può essere esclusa. Sono convinto che lo stato di emergenza non possa che essere legato ad un periodo eccezionale e limitato alla vita del nostro Paese”.

I casi di importazione e il pericolo degli sbarchi

Speranza ha ammesso che grazie ai casi di importazione, arrivati con voli esteri o con gli sbarchi, “sono passate da 1 a 5 le Regioni con indice Rt sopra 1, e conviviamo con piccole catene di contagio di cui non sempre è facile riscontrare l’origine. Sia dai dati internazionali, che da quelli nazionali, risulta confermata la valutazione che la partita per arginare prima e sconfiggere dopo il Covid è tutt’alto che terminata. Ecco perché dobbiamo muoverci ispirati dal principio di massima precauzione non sottovalutando nessun segnale di pericolo e sempre pronti a intervenire in modo proporzionale alla situazione di epidemiologica”.

“Particolare attenzione – ha concluso – è rivolta, in queste ore, agli sbarchi sulle nostre coste con rigorosi controlli sanitari ed obbligo di quarantena per tutti coloro che arrivano. Nessuna sottovalutazione può essere ammessa”.

 

Commenti

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  • Francesco Ciccarelli 15 Luglio 2020

    Ovviamente le regole valgono solo per gli Italiani, ma non si applicano ai clandestini: Soros potrebbe contrariarsi!