Tragedia a Terni: due amici adolescenti morti nel sonno in due diversi quartieri della città

7 Lug 2020 18:31 - di Natalia Delfino
adolescenti morti

Si allunga l’ombra della droga sulla morte di due amici adolescenti a Terni. I due ragazzi, di 15 e 16 anni, sono stati trovati morti nei loro letti, in due diversi quartieri della città, dopo che avevano trascorso la serata insieme. Sui corpi degli adolescenti, ritrovati stamattina senza vita dai rispettivi genitori, gli inquirenti non avrebbero trovato segni di violenza. E, allo stato attuale, le indagini si concentrano sull’ipotesi di decessi legati all’uso di stupefacenti.

La pista della droga: fermato un sospetto

Sul caso indagano i carabinieri, che stanno ricostruendo i movimenti delle ultime ore e le frequentazioni dei due ragazzi per capire cosa possa essere successo. Secondo quanto emerso, i corpi non presenterebbero segni di iniezione. In attesa dei risultati delle autopsie, sebbene non si escludano altre piste, comunque l’ipotesi fortemente probabile per gli investigatori resta quella che gli adolescenti siano morti per qualche sostanza stupefacente letale, forse cocaina. I ragazzi, inoltre, sarebbero morti nella notte, molte ore prima della scoperta del decesso. “Sulla scorta delle prime risultanze raccolte sul posto, il decesso dei due minori, molto amici fra loro, potrebbe essere collegato all’assunzione di sostanze droganti“, si legge in un comunicato del comando provinciale dell’Arma, che – secondo le cronache localiavrebbe già anche individuato un sospettato.

Il sindaco di Terni: “Una tragedia immensa”

Di “tragedia immensa” ha parlato il sindaco della città, Leonardo Latini. “Non posso far altro che stringermi al cordoglio della famiglia dei due giovani. Sono diventato papà da pochi giorni; non oso immaginare il dolore di un genitore che ritrova il corpo senza vita del proprio figlio nel letto. Oggi per Terni e per i suoi cittadini – ha detto Latini – è una giornata di lutto“. Quanto all’ipotesi che le morti siano legate alla droga, per il primo cittadino leghista “non è il momento di fare polemica ora. Ma è chiaro che se dovesse essere confermata questa ipotesi riemergerebbe, ancora una volta, un problema molto serio che, insieme a tutte le forze dell’ordine, stiamo cercando di combattere con ogni mezzo a disposizione”.

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