Bufera sul Di Maio abbronzatissimo. Gli Usa: “Il ministro scherza sui neri in modo razzista”
“Ragazzi… prometto che la prossima estate metterò la crema 50”. Aveva provato a scherzarci, su Luigi Di Maio, dopo l’ondata di ironie seguite alla divulgazione delle sue foto col volto abbronzatissimo, durante un incontro ufficiale a Villa Madama, di ritorno dalle vacanze molto “soleggiate” in Sardegna. Ma quella sua auto-ironia, con la ripubblicazione di alcuni meme usciti sul web – da quello col fotomontaggio da giocatore d basket nero a quello di componente della famiglia Robinson – non è affatto piaciuta agli americani, che in pieno “black lives matter”, lo hanno accusato di razzismo.
Le accuse della stampa Usa a Di Maio
Non è dunque passata inosservata alla stampa americana la vicenda post ferragostana di Luigi di Maio che si è
presentato con un’abbronzatura esagerata alla conferenza stampa con il suo omologo cinese a Roma (qui la ricostruzione della vicenda). Il New York Times infatti pubblica un lungo articolo in cui racconta come sui social media siano circolati tanti ‘meme’ in cui appare Di Maio dalla faccia scura al posto di Michael Jordan o nel gruppo della famiglia del Crosby Show.
Immagini che il giornale americano definiisce “razziste” criticando il fatto che si rifanno al concetto di “blackface”, termine indica il dipingersi in modo caricaturale la faccia di scuro denunciato dal movimento dei diritti civili in poi come razzista e denigratorio.
“Invece di criticare queste immagini, Di Maio le ha condivise sul suo account di Instagram”, sottolinea il Times riportando che, scherzando, il ministro ha promesso di mettere la protezione 50 il prossimo anno, ed ha ringraziato “per avermi reso questa giornata più leggera”.
La solita gaffe del grillino…
Riordando come negli Stati Uniti, dove in questo momento le proteste del Black Lives Matter hanno riportato alla ribalta la questione, anche culturale, del razzismo nel Paese, episodi di blackface abbiano provocato le dimissioni di politici, il Times afferma che questo “è diventato un tabù in gran parte dell’Europa, ma forse meno in Italia”. E ricorda a questo proposito la famosa battuta di Silvio Berlusconi su Barack Obama “giovane, bello e abbronzato”.
Interpellato dal Times, il portavoce di Di Maio, Augusto Rubei, ha detto che “il ministro è categoricamente contro ogni forma di discriminazione razziale o violenza in ogni forma, era auto ironia riguardo all’abbronzatura che si era preso in qualche giorno in Sardegna”. Ed ha sottolineato come tra le foto postate vi fosse anche quella di Totò nel film “Tototruffa” che nessuno in Italia assocerebbe al razzismo. Peccato che Di Maio faccia il ministro degli Esteri.