Catturato l’orso che ha aggredito il carabiniere ad Andalo: è un esemplare di 121 chili
Un esemplare di giovane orso, con ogni probabilità M57, si è reso protagonista di un attacco a un carabiniere ad Andalo, nei pressi del laghetto alle porte del paese. L’ha buttato a terra e gli ha provocato diverse ferite. Il presidente della Provincia ne ha quindi disposto la cattura. Il personale del Corpo forestale coadiuvato anche dai Vigili del fuoco e dai carabinieri di Andalo, hanno individuato l’esemplare di 121 chili, mentre si alimentava in alcuni cassonetti. Era incurante delle luci e della presenza di persone, all’ingresso del paese di Andalo, in direzione Fai. Gli uomini del Corpo forestale l’hanno narcotizzato.
L’orso aveva già fatto molte “incursioni” nei centri abitati
L’orso è stato quindi trasportato al Casteller. Lo fa sapere in una nota la Provincia Autonoma di Trento. L’esemplare, dunque, sarebbe M57, che nei mesi scorsi aveva già manifestato una indole estremamente confidente nei confronti dell’uomo, destando preoccupazione. L’orso aveva infatti seguito molto da vicino degli escursionisti nei boschi dell’altopiano della Paganella. Poi aveva fatto incursione nei centri abitati e aveva più volte rovistato nei cassonetti in cerca di cibo.
L’aggressione al carabiniere
Per ultimo, l’attacco a un carabiniere, che in compagnia di un’altra persona stava effettuando una breve passeggiata in attesa di prendere servizio per il turno notturno. «L’aggressione – si legge nella nota – secondo le testimonianze raccolte dai due, è stata improvvisa, senza provocazione. È avvenuta nei pressi del lago-biotopo che d’inverno è anche utilizzato come pista di fondo. L’area è adiacente a diverse attrezzature sportive ed è un punto di attrazione molto frequentato dai turisti.
La cattura dell’orso
La cattura è avvenuta quando l’orso era ancora intento a rovistare nei cassonetti della spazzatura, in free ranging (sparando il narcotico all’orso libero) verso le 4 del mattino. Nei prossimo giorni verranno effettuate le analisi genetiche a partire dai vestiti che indossava la persona aggredita, al fine di stabilire con certezza l’identità dell’orso. Il carabiniere ha riportato tante ferite, dalla testa ai piedi, ma per fortuna non sono profonde.