Covid, Rampelli: “La Cina sapeva tutto da dicembre. L’Italia chieda il risarcimento danni a Pechino”
La Cina sapeva tutto da mesi e insabbiato la notizia. Fabio Rampelli torna a denunciare il ritardo di Pechino nell’informare l’Occidente dello scoppio della pandemia.
Rampelli: l’Italia chieda i danni alla Cina
”La Cina sapeva tutto già dalla metà di dicembre. Ma solo il 14 febbraio ha dichiarato 1700 operatori sanitari e medici infetti. L’accertato ritardo di comunicazione all’Oms giustifica una richiesta di risarcimento danni di fronte alla Corte internazionale di Giustizia da parte degli Stati colpiti. Proprio in base allo statuto stesso dell’Organizzazione mondiale della sanità”. Così il vicepresidente della Camera dei deputati, che ha illustrato la mozione di Fratelli d’Italia sulla richiesta di risarcimento danni alla Cina per la diffusione del Covid-19 in discussione alla Camera.
“Non rispetta i parametri occidentali, esca dall’Omc”
“Le agenzie di rating – ricorda Rampelli – hanno previsto un ulteriore calo del Pil italiano. Se la Cina intende aderire al libero mercato non può cavalcare la tigre della globalizzazione incrementando i profitti attraverso lo sfruttamento dei minori. Delle donne, dei dissidenti politici rinchiusi nei campi di lavoro forzato, i laogai. Conculcando le libertà fondamentali della persona”. La Cina – continua il deputato di Fratelli d’Italia – è il primo Paese al mondo per emissione di anidrite carbonica. Responsabile dello sfruttamento ambientale e delle alterazioni climatiche. Realizza dighe che distruggono interi villaggi oltre che l’ecosistema. insedia centrali a carbone mentre tutto il mondo le dismette. Ee si converte all’energia rinnovabile. L’Italia deve chiedere il risarcimento danni per la pandemia che sta distruggendo la nostra economia. E deve mettere in discussione, nelle sedi opportune, la presenza della Cina nell’Organizzazione mondiale del Commercio. Perché se non rispetta i parametri occidentali dev’essere espulsa. O aderisce ai valori occidentali rispettando tutti i diritti e giocando alla pari e senza concorrenza sleale la partita internazionale, oppure deve uscire dall’Omc”