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Francia

Francia, sventati numerosi attacchi terroristici. Mercoledì via al processo per Charlie Hebdo

Cronaca - di Redazione - 31 Agosto 2020 - AGGIORNATO 1 Settembre 2020 alle 09:16

Charlie HebdoIn attesa che mercoledì si apra il processo per la strage di Charlie Hebdo la Francia scopre con una certa sorpresa che, negli ultimi mesi sono stati  sventati numerosi attentati terroristici.

Lo ha rivelato Jean- François Ricard, procuratore anti terrorismo francese intervenuto su France Info.

Ricard ha svelato che negli ultimi mesi “sono stati sventati diversi attentati” terroristici,  “almeno una mezza dozzina“.

Dopodomani si aprirà, presso la Corte d’assise speciale di Parigi, il processo a carico di 14 sospetti accusati di aver fornito appoggio logistico ai responsabili degli attacchi terroristici del gennaio 2015.

Il terrorismo di matrice jihadista prese di mira la sede di Charlie Hebdo, a Montrouge e l’Hyper Cacher dell’Avenue de la Porte de Vincennes.

Il bilancio complessivo fu terribile: 17 morti. Fu uno shock non solo per la Francia ma per il mondo intero. Che scoprì di essere drammaticamente esposto al rischio terroristico, alla completa mercè della ferocia jihadista che aveva accolto in casa sotto forma di una immigrazione selvaggia e incontrollata.

“Il livello del rischio terroristico è ancora molto importante” in Francia, ha aggiunto Ricard.

“C’è una minaccia esportata, che viene principalmente dalla zona iracheno-siriana –  spiega il procuratore anti terrorismo francese. – Certo, si è indebolita con il crollo del gruppo militare dello Stato Islamico, osserva Ricard, avvertendo, tuttavia, che l’Isisdispone ancora di mezzi colossali per agire”.

“Sappiamo che un certo numero di cittadini francesi sono ancora in Siria. E possono agire – mette in guardia il magistrato anti terrorismo – mentre altri hanno attraversato la frontiera tra Siria e Turchia“.

Ma il rischio non finisce ovviamente qui. Ci sono poi cittadini stranieriex-miliziani dell’Isis, che hanno potuto attraversare le frontiere e raggiungere il territorio francese”.

Infine c’è “l’ultima minaccia di cui siamo a conoscenza – elenca Ricard. – È endogena,  potremmo definirla ispirata dall’ideologia islamista”.

Il problema secondo il procuratore antiterrorismo è che “può coinvolgere individui completamente isolati o individui che hanno un certo squilibrio mentale“.

Secondo Ricard la Francia deve “spezzare queste reti prima possibile”, conclude “perché è molto difficile, una volta che sono costituite, sapere quando colpiranno. Bisogna agire in fretta“.

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