Guido Bertolaso: «Mi sono contagiato perché non volevo lasciare soli i medici, tutti li evitavano per paura»

30 Ago 2020 16:00 - di Massimo Baiocchi
Guido Bertolaso

Le parole di Guido Bertolaso, che racconta i giorni di tensione e anche di paura.  Il tutto nel corso della trasmissione In Onda, condotta da Luca Telese e David Parenzo su La7. L’ex capo della Protezione Civile parla della sua esperienza diretta con il coronavirus. Aggiunge alcuni elementi nuovi, che il grande pubblico non conosce. Innanzitutto svela come lo ha contratto durante la collaborazione con la Regione Lombardia per la gestione dell’emergenza.

Guido Bertolaso: «Io sono un soggetto a rischio»

«È stata un’esperienza scioccante, drammatica», ha dichiarato Guido Bertolaso. «Io sono un soggetto a rischio vista l’età che ho. Perciò, quando ho scoperto di aver contratto il Covid, mi sono molto preoccupato.L’ho preso visitando un ospedale perché volevo capire meglio come allestire e gestire un reparto di terapia intensiva in un momento così drammatico». Ha quindi fatto una cosa che nessun altro ha avuto il coraggio di fare. «Ero andato a salutare medici e infermieri, i veri eroi. Volevo parlare con loro visto che nessuno andava per paura del contagio. L’ho contratto in quel momento. Ma dovevo capire e poi non ho infettato nessuno e l’ospedale alla Fiera è stato realizzato nei tempi previsti».

L’evoluzione dell’ospedale in Fiera

Ora c’è addirittura un’evoluzione: non sarà più semplicemente Covid Hospital come concepito a marzo nella fase più drammatica. Cioè una distesa di letti di terapia intensiva – la «più grande d’Italia» -con i suoi oltre 200 posti a regime. L’ospedale in Fiera di Milano potrebbe a breve cambiare pelle e aprire le sue porte a poliambulatori.

La Regione valorizza l’azione di Guido Bertolaso

La Regione Lombardia infatti lavora per valorizzarlo ulteriormente. A ottobre il via al nuovo piano, come conferma Gallera. Fonti regionali confermano che allo studio c’è la creazione di “un ambiente nuovo”. Ambiente da usare per servizi ambulatoriali in base alle esigenze (non necessariamente Covid). Spazio che potrebbe essere pronto dal primo ottobre e verrebbe realizzato con tutte le separazioni dei percorsi necessarie. Chiaramente viene mantenute in piedi – stando alle informazioni raccolte – l’allestimento delle postazioni di terapia intensiva da un lato, e dall’altro realizzando il nuovo progetto. Un’altra soddisfazione per Guido Bertolaso.

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