Il sindaco di Messina alla Lamorgese: «I migranti portali in Parlamento, prendo tutti a calci nel sedere»

18 Ago 2020 14:26 - di Giorgio Sigona
sindaco di Messina

«Sono appena stato informato dalla Prefettura, che ringrazio, che sono scappati altri 20 tunisini dalla caserma di Bisconte. Abbiamo fatto chiudere l’hotspot, è rimasto il Cas. Da qui hanno tentato la fuga in 40. Di questi, 20 ci sono riusciti. Cara ministro Lamorgese, le avevo ribadito che la caserma Gasparro di Bisconte era un colabrodo e dunque non idonea all’accoglienza. Siamo alla quarta fuga. Ci sono 50 tunisini in giro per la città. Adesso basta, occorre chiudere definitivamente». Il sindaco di Messina, Cateno De Luca, annuncia la chiusura dell’hotspot dal 27 agosto.

Il sindaco di Messina durissimo con la Lamorgese

«Con queste politiche sbagliate state invadendo il nostro territorio», aggiunge. «Le consiglio di continuare sulla linea della solidarietà. Ma perché non porta i migranti in Parlamento? Certamente lì saranno al sicuro, così siamo tutti più tranquilli. Va bene l’assistenza ma non a Messina, in questa struttura fatiscente».

«Prendo tutti a calci nel sedere»

«Come massima autorità locale», conclude il sindaco di Messina, «sono obbligato a informare la mia comunità. Ribadisco quanto già promesso. Il 26 agosto termina il periodo di quarantena dei 20 tunisini che non sono riusciti a fuggire, sempre che non ci provino ancora. Dopodiché io comincerò a dare calci nel sedere a chiunque mi impedirà la chiusura il 27 agosto. A Messina non deve esserci più nessun migrante, la caserma Gasparro sarà chiusa. Non voglio più sentire parlare di hotspot e Cas a Messina. Li porti alla Camera e al Senato perché è giusto che si continui con la solidarietà, ma sicura: sia per i migranti che per la popolazione».

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