La Raggi fa la kompagna: «Io antifascista». Ci manca solo il pugno chiuso e Bella Ciao
Ha accarezzato i centri sociali, in questi anni. Poi Virginia Raggi ha strizzato l’occhio ai “partigiani” dell’Anpi. E ora, dopo aver ottenuto la ricandidatura, il peggior sindaco di Roma fa la “rossa che più rossa non si può”. La strategia è sottrarre voti a sinistra, visto che il Pd non la vuole. Si dichiara fortemente «antifascista e democratica». Ci manca solo che saluti con il pugno chiuso e canti Bella Ciao. Così il quadro sarebbe completo.
Virginia Raggi e le parole di Zingaretti
«Non ho mai chiesto l’appoggio di Zingaretti per la mia candidatura». Così Virginia Raggi, al Tg3, risponde al segretario del Pd che aveva detto di non volere appoggiare la ricandidatura della sindaca di Roma. «Ho deciso di ricandidarmi per dare continuità al lavoro fatto, un’opera importante di risanamento dei conti». Poi aggiunge: «Se ne è parlato sia con i vertici del Movimento sia con alcuni consiglieri, la volontà di continuare il lavoro fatto era evidente e palese».
Il M5S e il rischio scissione? «No, siamo compatti»
Quanto all’ipotesi di intese in vista della sua ricandidatura al Campidoglio, afferma che «il M5s ha sempre detto di voler aggregare tutte quelle forze civiche e quei cittadini che si riconoscono all’interno di un progetto». Roma «ha una solida tradizione antifascista e democratica». Rischio scissione del M5S? «Il Movimento è compatto, ci sono state votazioni e andiamo avanti insieme. Il resto sono polemiche di Ferragosto che non credo interessino a nessuno», conclude.
Salvini: «La Raggi non la votano manco i vicini di casa»
«Autobus in fiamme, buche nelle strade come crateri. Topi e sporcizia anche in pieno centro. Quartieri popolari dimenticati, senza cura e manutenzione. Cara Virginia Raggi, l’anno prossimo non ti voteranno manco i tuoi vicini di casa!». Ad affermarlo è Matteo Salvini. «Come Lega siamo già al lavoro per offrire ai cittadini della Capitale cura, decoro, concretezza, benessere, efficienza, bellezza e sicurezza».