La Russa racconta la Meloni: «Giorgia per me è una leader e una sorella. Nel mio studio le dissi…»
“Giorgia Meloni è per me come una sorella”. Lo confida Ignazio La Russa in un colloquio con il Corriere della Sera. Il vicepresidente del Senato, protagonista della storia della destra italiana, ripercorre i suoi decennali rapporti con l’ex ministro della Gioventù. Militante di lungo corso, oggi leader indiscussa.
La Russa: Giorgia è leader e sorella
“Giorgia la conosco da quando aveva sedici anni”, dice il fondatore di Fratelli d’Italia. “Pensi che quando poi è diventata presidente di Azione giovani, l’organizzazione giovanile di An, il gruppo mio e di Maurizio Gasparri sosteneva la sua candidatura. Nonostante lei venisse da un gruppo più vicino alla Destra sociale. Tempo qualche anno, siamo nel 2011, avevo già capito che solo con la sua leadership le nostre idee e i nostri valori avrebbero potuto andare avanti. Nel futuro. Infatti – continua La Russa – la incontro nel mio ufficio. E glielo dico a voce: “Giorgia, io punto su di te. Per me sei la nostra leader di domani”. Poi racconta il passaggio decisivo della sua ascesa. Quando Berlusconi bloccò Angelino Alfano perché non aveva il quid. Il Pdl naufragò e nacque Fratelli d’Italia.
«Glielo dissi, “punto su di te per il futuro della destra”»
Intervistato dal Corriere l’ex ministro parla a lungo del suo rapporto con la leader di Fdi. E ammette che con la Meloni ci sono state tante discussioni. Spesso enfatizzate dalla stampa in cerca di gossip. “Ma è come se discutessi con una sorella minore”. E a chi gli fa notare come l’ex enfant prodige stia studiando da premier, l’ex ministro non ha dubbi. “Noi, che abbiamo vissuto la storia di Gianfranco Fini, siamo vaccinati. E Giorgia quindi sa benissimo che meno lavori con l’obiettivo unico di fare il presidente del Consiglio e più possibilità hai di diventarlo”.