Roma, immigrati e nomadi senza limiti tra furti, violenze e alcol: in poche ore reati a raffica
Immigrati e nomadi hanno trasformato l’estate di Roma in un inferno. La lista di reati si allunga di giorno in giorno. Le ultime notizie di cronaca riguardano gli arresti fatti dai carabinieri in poche ore, quattro persone, in tre distinti episodi. Si va dalla violazione di domicilio in concorso alle minacce a pubblico ufficiale, dalle false attestazioni sulla propria identità all’abbandono di minori.
Immigrati e nomadi, il caso delle due sorelle rom
Nel primo caso, i carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno denunciato due sorelle nomadi di 20 e 48 anni. So erano introdotte, nel pomeriggio, all’interno di un appartamento di proprietà dell’Ater del Comune di Roma al Tiburtino. Avevano già forzato la serratura d’ingresso. Alcuni condomini, dopo aver sentito strani rumori, avevano immediatamente contattato il 112. In pochi minuti i carabinieri sono intervenuti le hanno bloccato. Le due donne si trovavano in casa senza alcun titolo, motivo per cui, nei loro confronti, è scattata la denuncia in stato di libertà.
Romena in escandescenze sotto l’effetto dell’alcol
Sempre nel pomeriggio, i carabinieri sono intervenuti in un bar di via Statilio, su segnalazione giunta al 112. Una donna in escandescenze stava infastidendo alcuni avventori. Era una 39enne romena, senza fissa dimora con precedenti, in evidente stato di alterazione dovuta all’assunzione di alcol. Per sottrarsi al controllo ha prima minacciato i militari e poi ha fornito false generalità. Anche per lei è scattata la denuncia a piede libero.
Altre vicende di immigrati e nomadi
In tarda mattinata, nel corso di alcuni controlli del territorio, in piazza Vittorio, i carabinieri hanno denunciato un immigrato iraniano di 35 anni, per abbandono di minori. L’uomo è stato notato dai militari, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione di alcol, assieme ai figli minori di 8 e 11 anni, entrambi in forte stato di agitazione e impauriti