Stazione Termini, nomadi e immigrati scatenati: borseggi in metro, furti nei negozi e rapine
Stazione Termini sempre più terra di nessuno. Durante i controlli dei carabinieri in poche ore sono state arrestate tre persone e quattro denunciate a piede libero. I militari hanno anche identificato 300 persone, nella maggioranza immigrati. Una situazione incandescente.
Stazione Termini, due nomadi pizzicate nella metro
La lista dei furti e delle aggressioni poche ore è lunga. I carabinieri hanno acciuffato due nomadi di origine bosniaca di 14 e 18 anni. Pregiudicate, erano all’interno della fermata della linea B della metropolitana. Avevano appena borseggiato una turista milanese. La maggiorenne è stata posta ai domiciliari in attesa del rito direttissimo mentre la minore affidata a una casa famiglia.
Immigrato rubava capi d’abbigliamento
Poi i carabinieri hanno arrestato un immigrato della Guinea di 25 anni. L’accusa è di furto aggravato. Il giovane, nella Capitale senza fissa dimora, stava uscendo da uno dei negozi di abbigliamento della Stazione Termini in possesso di capi d’abbigliamento rubati del valore di oltre 200 euro.
Furto nella zona della Stazione Termini
E ancora, dopo un lungo pedinamento un cubano di 27 anni, nella Capitale senza fissa dimora, è stato sorpreso dai militari durante i controlli nell’area della Stazione Termini, nei pressi della fermata “Repubblica’” della metropolitana. Aveva un portafogli oggetto di un furto messo a segno qualche minuto prima ai danni di una turista dell’Honduras.
Il cellulare nascosto negli indumenti intimi
Inoltre i carabinieri hanno pizzicato un palestinese di 22 anni e un tunisino di 21 anni, entrambi nella Capitale senza fissa dimora e pregiudicati. Uno di loro aveva un telefono cellulare – del quale non ha saputo fornire il codice di sblocco – nascosto negli indumenti intimi. Nello zaino in loro possesso avevano un paio di forbici e di un coltello di 20 cm nascosti in uno zaino.