“Tomboy”: ecco l’ultimo gioco pericoloso e perverso che impazza tra gli adolescenti
L’ultimo gioco in voga tra gli adolescenti si chiama Tomboy. Le ragazzine si travestono da maschetti e corteggiano le coetanee. Poi la sorpresa con effetti devastanti sulla psiche delle giovanissime. È un gioco che si sta diffondendo a Latina. A sollevare il problema è LatinaOggi. Scrive il quotidiano: «La felpa larga, i primi baffetti adolescenziali, tagliati più volte con il rasoio per farli ricrescere in fretta in modo che siano più folti. E poi c’è il taglio: i capelli rasati da una parte e un ciuffo che è tutto tranne che sbarazzino e si impenna. È un identikit, ma prima di tutto è il risultato di una strategia, un copione, quello di sembrare un maschietto. Anzi un maschiaccio, come il titolo del film Tomboy che adesso è diventato un gioco tanto pericoloso quanto perverso e che è sbarcato anche qui». Il gioco è diffuso tra giovani di età compresa tra i 13 e i 18 anni e ha provocato, scrive LatinaOggi, una fortissima delusione in chi diventa la preda. Gli episodi si sono verificati in pieno centro a poca distanza da piazza del Popolo e al parco comunale.
Tomboy, la psicologa: «Fenomeno da contrastare»
Sulla vicenda è intervenuta anche la psicologa e criminologa Alessia Micoli, consulente del Tribunale e della Procura e specializzata in materia di minori. «Confermo che sta emergendo questo tipo di fenomeno che bisogna contrastare. È necessario portare le famiglie a vivere i figli, alcuni genitori cadono dalle nuvole quando gli si prospetta la realtà. Credo – spiega – che sia necessario sensibilizzare le famiglie, ognuno si deve riappropriare del proprio ruolo. Questo è un fenomeno nuovo che è presente a Latina purtroppo e che riguarda gli adolescenti».
“Challange” ovvero la sfida
In un altro articolo LatinaOggi ha poi spiegato che il “gioco” rientra nella fattispecie più ampia che si chiama challange. Ovvero una sfida che si lancia all’interno di gruppo per i motivi più svariati. E così c’è chi scommette che riesce a saltare da un balcone all’altro, chi dice che riuscirà a bere un determinato numero di bicchieri di vodka. Poi c’è chi invece scommette che riuscirà a far innamorare una coetanea travestendosi. «La coincidenza di aver chiamato Tomboy questa sfida-challenge – scrive LatinaOggi –per un puro caso di omonimia e che non ha nulla a che fare con lo stile e il modo di essere Tomboy, voleva soltanto far conoscere degli episodi che sono venuti a Latina. E che hanno visto alcune ragazzine di 14 anni accusare dei sintomi depressivi».