Tridico per difendersi sconfessa il governo: “L’Inps ha agito bene, è colpa della legge”
Sempre più imbarazzante. Sempre più indifendibile. Pasquale Tridico, piazzato dai 5 Stelle alla presidenza dell’Inps, è intervenuto oggi sui furbetti del Bonus Covid.
Tridico ammette le clamorose falle nel sistema (e nella legge)
In audizione in commissione Lavoro alla Camera, il presidente dell’Inps si è difeso dall’accusa di aver fatto trapelare la notizia dei furbetti. Notizia che ha scoperchiato il caso dei parlamentari che hanno chiesto – e ottenuto – il bonus da 600 euro. Sussidio pensato per aiutare le partite Iva in difficoltà davanti alla pandemia da Coronavirus. Tridico : “Con il Cura Italia il governo ha risposto mettendo a disposizione 10 miliardi e cercando di dare una risposta veloce ai cittadini”. Ha quindi giustificato gli errori con la fretta. “Erano momenti convulsi, con cittadini che assalivano i negozi, l’istituto ha risposto in modo efficace in 15 giorni, predisponendo una misura che non esisteva. Il bonus per gli autonomi. Lo ha elargito in 15 giorni, come chiesto dal governo”.
“La disposizione era pagare senza controllare”
Tuttavia, le lacune procedurali sono innegabili. Tridico, però, si è giustificato in questi termini. “La procedura costruita dall’amministrazione si basa sulla legge, basandosi sui nostri archivi, si attinge alla presenza o meno di altri fondi previdenziali obbligatori”. “Gli approfondimenti (dell’Inps sulla posizione di chi ha richiesto il bonus, ndr) sono in corso ancora oggi”. Il presidente dell’Inps quindi insiste. “Nel periodo di Covid l’esigenza era pagare e non controllare, pagare subito e poi controllare”. E ancora “L’estrema semplificazione dei requisiti di accesso alla misura rischiava di essere appetibile a chi fa delle frodi la sua missione”.
Tridico: “La notizia dei furbetti non l’ho fatta uscire io”
“La notizia non è certo venuta dall’Istituto e non è uscita in modo più assoluto né direttamente né indirettamente dal sottoscritto”, ha attaccato. Per questo, ha aggiunto Tridico, le accuse che gli sono state rivolte da diverse parti “sono infondate e da rimandare al mittente”, ha aggiunto. “Rimando a tutti i mittenti le accuse verso il sottoscritto e verso l’Istituto di un’azione manipolata architetta”,
Rizzetto (FdI): “Lo scandalo è appena iniziato”
Ma il problema si allarga a macchia d’olio, come nota Fratelli d’Italia. Il caso dei parlamentari percettori del bonus Inps, infatti, “è un problema morale che non si riversa solo sulla politica. Se è vero che i nomi dei politici devono essere messi in piazza, allora voglio capire anche quanti navigator o quanti membri dello staff dei ministri hanno preso il bonus…”. Così Walter Rizzetto, deputato di Fdi, durante l’audizione in Commissione Lavoro del presidente Inps Pasquale Tridico. In questa vicenda, ha sottolineato Rizzetto, “chi regge il sacco è chi ha scritto la norma”.