Aveva messo un “like” a un post su fb contro Sergio Sylvestre: esponente della Lega perquisito
Perquisizione per Luca Caprini, consigliere comunale della Lega a Ferrara. Caprini aveva messo un “mi piace” ad un post su Facebook contro Sergio Sylvestre. Il cantante aveva mal eseguito l’Inno di Mameli prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Juventus. Ieri la perquisizione della Digos, intervenuta a seguito dell’inchiesta coordinata da Andrea Maggioni.
Il “like” al post contro Sylvestre
La vicenda è nata con la pubblicazione del post dell’imprenditore Marco Faccini, che sui social aveva criticato Sylvestre per gli errori commessi e per aver concluso la sua esecuzione con il pugno chiuso. «Ma quel signore con i baffi che adoperava i forni non c’è più?», aveva scritto Faccini, riferendosi chiaramente ad Hitler. Caprini, consigliere comunale della Lega ma anche agente di polizia e sindacalista del Sap, aveva risposto al post con un “like”. Ilaria Cucchi lo aveva notato e lo scorso 20 giugno si era rivolta al capo della Polizia Franco Gabrielli. «Mi chiedo se questi comportamenti siano consoni ad un appartenente all’Istituzione che Lei rappresenta».
L’indagine
Marco Faccini e l’agente Luca Caprini sono finiti al centro di un’indagine per propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, come riferito da Andrea Maggioni, procuratore di Ferrara. «La perquisizione degli indagati da parte della Digos finalizzata al sequestro dei mezzi informatici, permetterà di appurare se la rivendicazione di superiorirà razziale e minimizzazione della Shoah messa in atto sul social sia un singolo, odioso, episodio o se si tratti di una condotta che dura nel tempo», ha dichiarato Maggioni, come riportato da LaPresse.
Le scuse del consigliere della Lega
Come ricorda il Giornale, inutili le scuse di Caprini, che aveva anche rimosso il “like” al post di Faccini. il Il leghista aveva dichiarato di aver lasciato il “mi piace” sotto la frase incriminata senza neppure conoscerne il contenuto. E soltanto perché l’autore era un suo conoscente. Un errore “madornale”, come definito dallo stesso Caprini. Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Ferrara, il leghista Alan Fabbri. «Confidiamo nel lavoro corretto degli inquirenti, che si stanno occupando di un caso. Che, è bene ricordarlo, risulta legato, per quello che riguarda il consigliere Caprini, ad un like di un post su Facebook stigmatizzato come “mero errore materiale”».
Le parole del sindaco di Ferrara
E poi ancora: «È assoluta la presa di distanza, mia personale, in qualità di sindaco e di esponente Lega come anche quella del consigliere Caprini. Che si è già espresso in tal senso, da quelle affermazioni, come da qualsiasi esaltazione del nazismo e di qualsiasi altro razzismo. Evocare quell’epoca buia e violenta è sbagliato in qualsiasi circostanza e forma».