Covid, la virologa Gismondo “scuote” il Cts: «Sulla quarantena mostrate un po’ di coraggio»

16 Set 2020 8:06 - di Edoardo Valci
quarantena

«Accorciare di 4 giorni il periodo di quarantena potrebbe essere un grande respiro, sia psicologico sia per l’economia. Quindi io credo che il Cts avrebbe potuto mostrare un po’ più di coraggio». Lo dichiara all’Adnkronos Salute Maria Rita Gismondo, dell’ospedale Sacco di Milano, dopo che il Comitato tecnico-scientifico ha optato per “una linea di prudenza”. E ha deciso di effettuare ulteriori valutazioni prima di esprimersi sulla possibilità anche per l’Italia di una «quarantena breve».

Gismondo: più coraggio sulla quarantena

«In questo momento in cui stiamo osservando il fenomeno Covid in leggero movimento, una certa cautela è assolutamente comprensibile», premette la microbiologa. «C’è da dire però che ormai abbiamo tanti lavori scientifici» in materia. C’è anche la posizione dell’Organizzazione mondiale della sanità che ci farebbe stare tranquilli su una quarantena di 10 giorni” invece che di 14». Per questo Gismondo ritiene che il Cts avrebbe potuto già oggi mostrare «più coraggio. Se non altro non sarebbe stata una propria presa di posizione univoca. È quello che ci ha indicato l’Oms», evidenzia.

Il picco è nei primi giorni

Avevano chiamato in causa l’agenzia delle Nazioni Unite per la sanità anche gli esperti del Patto trasversale per la scienza-Pts. Da tempo, ricordano, l’Oms ammette che «il periodo di contagiosità» di una persona infettata dal coronavirus Sars-Cov-2, «inizia circa 48 ore prima della comparsa di sintomi e ha il suo picco nei primi giorni. Poi cala rapidamente e sostanzialmente si annulla entro 10 giorni. Al contrario, la positività del tampone può restare tale per molte settimane. Adottare, sulla scia di quasi tutti gli altri Paesi, il criterio Oms avrebbe rilevanti e immediati vantaggi. Non solo per le persone coinvolte, ma anche per la sanità pubblica», sostengono gli scienziati del Pts.

Il rinvio della decisione sulla quarantena

Gli esperti – a quanto apprende l’Adnkronos Salute – hanno valutato il documento francese e la risposta degli Ecdc alla Germania. In sostanza,  accorciando la quarantena potrebbe sfuggire una piccola percentuale di casi di Covid. Sono stati ritenuti necessari, dunque, ulteriori approfondimenti. Da qui il rinvio della decisione da parte del Cts.

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