Covid nel Lazio, D’Amato: “Se la curva salirà, torneranno le mascherine obbligatorie all’aperto”
Covid nel Lazio: l’attenzione è alta. “Ci aspettavamo una ripresa dei casi. Purtroppo ci sono tanti asintomatici in circolazione. Se la curva salirà ancora, c’è l’ipotesi di mascherine obbligatorie all’aperto”. Così l‘assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, intervistato dal Messaggero dopo il record di casi positivi degli scorsi giorni. Quando si è superata la soglia di 200 nuovi casi in 24 ore. La maggioranza dei quali a Roma.
Covid, D’Amato: se peggiora mascherine anche in strada
“E’ una misura classica. Che è già stata messa in atto in altre capitali europee quando sono aumentati i casi in modo esponenziale. Penso per esempio a Parigi”. D’Amato non nasconde la possibilità di nuove restrizioni, quindi. Possibili alcuni mini-lockdown circoscritti per confinare i focolai. “A fare la differenza sarà l’indice Rt. Che per il momento è ancora sotto il valore di 1. Per la precisione ieri era pari a 0,85. Se supera interverremo. Occorre ripristinare immediatamente comportamenti responsabili. Se vogliamo evitare chiusure generalizzate“.
Discoteche chiuse tutto l’anno
Niente party a capodanno, troppi rischi. L’orientamento è quello di prolungare la chiusura delle discoteche, che scade il 7 ottobre, almeno fino a fine anno. E non consentire di superare il limite massimo di mille spettatori allo stadio e agli eventi pubblici. “Nel Lazio abbiamo stabilito la soglia di 1000, altro che 25mila. Varrà anche per concerti e eventi all’aperto. Rendiamoci conto che qui in Regione, per un’asta di pesce, a Formia, abbiamo avuto 80 contagi. Figuriamoci in uno stadio. C’è il rischio di ricreare un’Atalanta-Valencia. Poi vedremo quello che dirà il Comitato tecnico scientifico”.
“Faremo tamponi a 600mila studenti”
Due le priorità: scuole e università. “Faremo tamponi a 600mila studenti – annuncia ancora l’assessore alla Sanità della Regione Lazio – test salivari ai più piccoli, tampone naso-faringeo dai 12 anni in su”.