E’ morta Costanza Afan de Rivera, la nobildonna discendente dei Florio che militava in prima linea nelle file del Msi
Addio alla marchesa Costanza Afan de Rivera Costaguti. La nobildonna, figlia di Giulia Florio e del marchese Achille Belloso Afan De Rivera, era nipote di donna Franca e Ignazio Florio. Si è spenta oggi nella sua casa in provincia di Viterbo dopo una lunga malattia. Aveva 70 anni.
Cittadina onoraria di Palermo
La Afan de Rivera, che viveva quasi stabilmente a Palermo, aveva ricevuto dal sindaco Leoluca Orlando la cittadinanza onoraria del capoluogo siciliano. Alla città era molto legata tanto da avere espresso il desiderio di essere sepolta nella tomba della famiglia materna, i Florio, al cimitero di Santa Maria di Gesù.
Il libro sulla madre Giulia Florio
“Le famiglie vere sono come certe foreste, tanti alberi che in realtà sono un tutt’uno, polloni aggrappati a un medesimo ceppo d’origine immemore. Una segreta radice si estende sotterranea, genera e nutre figli distanti nello spazio, geneticamente identici. La morte del singolo perciò è solo apparenza, la sua linfa non cessa mai di scorrere e riaffiorerà inaspettatamente, prima o poi, nell’ininterrotto fluire del tempo. Così siamo noi, i Florio”, aveva detto la Afan de Rivera in un’intervista rilasciata lo scorso mese d’agosto all’Adnkronos, a proposito dell’uscita del suo libro ‘L’ultima leonessa. La vita di Giulia Florio, mia madre‘ edito da Sperling & Kupfer.
La battaglia per il ritratto di donna Franca Florio
Nel libro raccontava la figura forte, ma schiva della madre Giulia, figlia di Franca e Ignazio Florio. Costanza Afan de Rivera si era anche battuta tre anni fa, con un appello al Comune di Palermo, alla Regione Siciliana e al ministro Dario Franceschini affinché il ritratto di donna Franca Florio di Giovanni Boldini, all’asta nell’ambito della liquidazione degli Hotel di Amt Real Estate, restasse a Palermo.
Il dipinto fu esposto in una mostra dedicata al pittore ferrarese al Vittoriano di Roma, e poi venne acquistato per 1 milione e 133mila euro dai marchesi Marida e Annibale Berlingieri e si trova a palazzo Mazzarino di Palermo. E dei Florio diceva: ”La mia famiglia ha sempre contribuito, orgogliosamente, al benessere della città di Palermo, sponsorizzando progetti e investendo i propri soldi. Erano imprenditori colti e soprattutto mecenati che amavano la propria terra”.
La militanza nel Msi e in An
Nata a Roma nel 1950 si è dedicata con impegno a custodire e tramandare la memoria dei suoi genitori, il marchese Achille Belloso Afan de Rivera Costaguti e Giulia Florio, i cui nomi oggi sono ricordati nel Giardino dei Giusti, in Israele, per aver dato rifugio nel loro palazzo a moltissimi ebrei romani durante le persecuzioni razziali del 1943. Si è dedicata fin da giovanissima alla politica, militando nelle file del Msi partito di cui fu dirigente per anni. Era spesso candidata nelle liste missine e fu a lungo membro del comitato centrale del partito. Un impegno che proseguì poi in Alleanza nazionale e ne La Destra di cui fu fondatrice con Storace. Ricordava spesso che suo padre era stato un fascista della prima ora e aveva fatto la Marcia su Roma. Divenne consigliera della I circoscrizione a Roma (quella del centro storico) ed è stata vicepresidente di Alta Moda-Alta Roma. Diceva di amare le cose belle ed era dotata di un’innata eleganza. Ebbe modo di esercitare il suo buon gusto aprendo un negozio di antiquariato nella Capitale, che aveva trasformato in un circolo per gli amici a lei più vicini che amavano frequentare quel luogo per incontrarsi tra loro e discutere di attualità.