Fidene, rapinatori penetrano in una villa e danno una martellata in testa al proprietario
Un’altra rapina in villa a Roma. Sono entrati in una villa bifamiliare in via Ortignano a Fidene e hanno aggredito a martellate il proprietario. La rapina è avvenuta sabato sera alle 20.45. All’interno della casa c’erano anche i proprietari. I malviventi una volta dentro sono riusciti a smurare la cassaforte provocando un rumore che di certo non poteva passare inosservato.
Rapina a Fidene, aggredito il proprietario
Il proprietario è così salito al piano superiore per capire cosa stesse accadendo e si è trovato di fronte i due malviventi che avevano in mano la refurtiva. In un attimo i due hanno deciso di reagire e hanno colpito con un martello in testa il proprietario. In questo modo sono riusciti a fuggire. L’uomo è stato ricoverato in codice giallo al Pertini. Sul posto sono arrivati gli agenti del commissariato Fidene che hanno raccolto la testimonianza e le impronte. Alcuni dettagli utili potranno emergere dal video della telecamera che si trovava in casa. Quantificato il bottino: 30mila euro in gioielli conservati all’interno della cassaforte.
Boom di furti e rapine
È boom di furti e rapine a Roma. A Colle Salario i cittadini fanno le ronde. Non solo. Solo due giorni fa una banda armata di mazze ha assaltato una sala slot. Rapina con inseguimento a Roma, alle 4:30 del mattino del 10 settembre, nella zona di Tor di Quinto. Una banda di 7 persone, tutti con il volto coperto da passamontagna, ha assaltato una sala slot in via Villa Severini rompendo i vetri con delle mazze.
L’assalto a una sala slot
Dopo aver minacciato i dipendenti la banda ha caricato su un furgone un Atm e una macchina cambia denaro. Immediata la fuga con il furgone però è stato intercettato sulla via Aurelia dalla polizia. I rapinatori sentendosi braccati hanno abbandonato il mezzo in strada e si sono dileguati a piedi all’interno del vicino campo nomadi de La Monachina. Recuperata tutta la refurtiva e il furgone. Sul caso indaga il commissariato Ponte Milvio.