Giorgia Meloni: «La sinistra sputa odio contro di noi e questo comincia ad essere pericoloso»

11 Set 2020 10:07 - di Franco Bianchini
Meloni

«Sono totalmente scioccata dalla vicenda in sé. Vedere un ragazzo che muore così a 21 anni non riesci a farci i conti. Sono scioccata da questa incapacità di una certa Italia di avere pietà». Lo ha affermato Giorgia Meloni, ospite della puntata di Dritto e rovescio, a proposito dell’uccisione di Willy Monteiro Duarte.

Meloni: «Mi spaventa il cinismo della sinistra»

«Ci sono stati un sacco di esponenti della sinistra, politica e non, che in questi giorni», ha aggiunto la leader di Fdi, «non hanno espresso neanche una parola di solidarietà nei confronti della famiglia di questo ragazzo. Ma che stanno usando la sua morte per fare campagna elettorale, con un cinismo, con una freddezza che davvero a me spaventano».

«Partono le querele per chi getta fango su di noi»

«Credo che l’odio che si sta davvero sputando contro di noi soprattutto in questi ultimi tempi cominci ad essere pericoloso. Quello che abbiamo visto accadere a Salvini – e che è stato puntualmente minimizzato – può accadere a ciascuno di noi, in ogni momento. Quando Rula Jebreal, che ovviamente verrà querelata come un sacco di altre persone per quello che si sta dicendo, afferma che incitiamo alla violenza nei confronti degli extracomunitari, è una dichiarazione di una gravità inaudita».

«Non hanno rispetto nei confronti degli italiani»

«Adesso», incalza la Meloni, «pretendo, se è una giornalista, che tiri fuori una dichiarazione in cui io incito alla violenza nei confronti degli extracomunitari. Io la trascino in tribunale a darmi queste risposte, perché adesso mi sono stufata. E’ un fatto di rispetto alla serietà con la quale abbiamo sempre fatto il nostro lavoro. Ed è un fattodi rispetto verso gli italiani che vengono trattati ogni giorno come degli imbecilli. Devi vincere sulle idee, non puoi vincere sputando violenza contro i tuoi avversari».

Meloni: «La Azzolina è impreparata»

L’attacco alla Azzolina. Sulla scuola «manca un ministro, è una persona impreparata per fare quel mestiere, perché altrimenti non ci saremmo ridotti ai primi di settembre a parlare di questa materia». Giorgia Meloni ribadisce: «Si potevano fare mille cose e andavano fatte per tempo».

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