Grillo in “stile vaffa”, telefonata di fuoco a Conte: «Stai molto attento…». L’indiscrezione di Dagospia

1 Set 2020 14:06 - di Angelica Orlandi
Grillo

Da settimane” la voce del silenzio” del premier Conte sta innescando congetture e retroscena. Per uno che da  avvocato (ex) del popolo aveva abituato gli italiani a una sovraesposizione mediatica, il silenzio che dura da tempo suona davvero insolito. Da Conte non arrivano notizie, dichiarazioni, conferenze stampa in cui tanto amava “gigioneggiare”.  Il premier non è stato a lavoro a Palazzo Chigi perché si è concesso un periodo di relax, apprendiamo dal Giornale. Dietro al silenzio si nasconde un grande imbarazzo.  Ora più che mai. Ai litigi della sua maggioranza, alla preoccupazione per l’esito delle Regionali, al “casino” sulla riapertura delle scuole si è aggiunta una telefonata di fuoco con Beppe Grillo. E’ Dagospia a diffondere la notizia. Il sito di Roberto D’Agostino, molto bene informato,  racconta di tuoni e fulmini tra i due. Grillo avrebbe telefonato al premier e in perfetto stile “vaffa”, racconta Dago,  avrebbe suggerito al premier a “fare molta attenzione”. Che vuol dire? Un invito a riflettere prima di proferire parola? Che ogni parola di troppo potrebbe essere usata contro di lui e la sua poltrona? Che basta un niente per far crollare il castello di carta dell’esecutivo?

Lo strano silenzio di Conte

“L’Elevato, in modalità “vaffa”, gli ha intimato di “fare molta attenzione”: ci metto niente a tagliarti i fili e rispedirti nel cono d’ombra”, scrive testualmente Dagospia. Situazione imbarazzante per il premier stritolato da varie impasse:  rimandare lo smantellamento dei decreti sicurezza a dopo le Regionali. Che si profilano una débacle. Stando all’analisi di un articolo di Repubblica, Conte sollecitato ad una risposta dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese sulla questione migranti avrebbe invece inserito la modalità stand by.  Conte sarebbe secondo i retroscenisti innervosito per la mancata alleanza strutturale tra le due forze di governo che lo sostengono, da lui caldeggiata. Nemmeno una parola sull’inizio delle scuole su cui si potrebbe verificare una figuraccia mondiale.

L’avvertimento di Grillo

Ecco allora che quella telefonata di Grillo che lo invita a “stare molto attento” suona molto indicativa. Potrebbe voler dire: meglio che stai zitto. Il silenzio fa spesso più più notizia del rumore. Il silenzio di Conte con l’aggravante dell’avvertimento di Grillo segnalano l’ attuale debolezza politica sua e dello sgangherato esecutivo. Motivi per farsi sentire ci sarebbero eccome. C’è un settembre di fuoco che lo aspetta. A breve molti italiani si recheranno alle urne e, come indicano i sondaggi, il trionfo del centrodestra per la maggioranza Pd-M5s sarà una mazzata che Conte potrebbe pagare in prima persona. Meglio tacere, allora. La telefonata di Grillo, dunque, apre nuovi scenari. Una parola di troppo e addio esecutivo. Certo l’unica cosa che il comico vuole scongiurare è una crisi di governo:  per il M5s sarebbe un bagno di sangue, e addio poltrone.

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