I vuoti di memoria di Conte: «Non ricordo se ho telefonato a Salvini e a Meloni…»
5 Set 2020 17:18 - di Alberto Consoli
“Quasi tutte le decisioni le ho prese con loro…”. Figuraccia di Giuseppe Conte alla festa del Fatto Quotidiano, dove il premier gioca in casa. Il “loro” sta per le opposizioni, Salvini, Meloni, Berlusconi. Intervistato da Antonio Padellaro, il premier commette un lapsus molto illuminante, sintomatico di una balla colossale e di poca onestà intellettuale. Ora che sono stati desecretati tutti i verbali del Cts, si torna a parlare del lockdown per il coronavirus, quando si era al picco della pandemia, da marzo in poi, quando veniva accusato di non coinvolgere le opposizioni nei processi decisionali. Lui non ricorda, è imbarazzato.
“La telefonata con Meloni e Salvini? Si, boh, ma…”
“La situazione imponeva il lockdown totale – rimarca -. Il giorno successivo, il 10 marzo, il Cts si riunisce e formalizza la piena condivisione. Ne parlai con Sergio Mattarella, con tutti i ministri”. A questo punto Padellaro gli chiede se ne avesse parlato anche con i capi dell’opposizioni, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Ed ecco la balla colossale: “Quasi tutte le decisioni le ho prese con loro. Confesso, non ricordo esattamente la telefonata ai capi dell’opposizione. Ne ho fatte tante”, chiosa Conte.
Lapsus illuminante
Come può non ricordare se vi sia stato o meno un confronto con le opposizioni in un momento così drammatico per il Paese? Semplice, non ricorda perché non c’è nulla da ricordare. Ossia, come gli ha sempre rimproverato aspramente Giorgia Meloni, il governo ha sempre snobbato qualunque confronto con la leader di FdI e gli altri esponenti azzurri e leghisti. Quindi quella millantata telefonata non c’è mai stata. Ne ha dette tante il premier Conte, ma questa frase – “quasi tutte le decisioni le ho prese con loro”- grida vendetta.