Il pupillo di Travaglio, Sansa, scarica veleno: “Vergognoso Toti, ha vinto strumentalizzando il ponte”

21 Set 2020 19:41 - di Marta Lima
sansa

Il margine ormai è ampio e rassicurante, con almeno una ventina di punti di differenza tra Giovanni Toti, confermato presidente della Liguria ai danni di Ferruccio Sansa, il giornalista del “Fatto quotidiano”, pupillo di Marco Travaglio e di Antonio Padellaro, che peraltro poteva vantare sull’asse M5S-Pd, a differenza di altri candidati del centrosinistra in Campania, Puglia e Marche.

Toti: “Ha vinto il buon governo della Liguria”

“Altri 5 anni insieme per rendere meravigliosa la nostra regione”, ha esultato Toti. “L’amministrazione regionale di centrodestra viene riconfermata, sono 20 punti in più di quando vincemmo 5 anni fa mentre la sinistra nell’unico esperimento italiano che ha visto l’intero governo, molti ministri e il presidente del consiglio fare campagna elettorale in questo territorio, ha perso circa 20 punti in meno rispetto all’altra”.

I veleni di Ferruccio Sansa

Ferruccio Sansa, a quanto pare, non l’ha presa bene. E ha scaricato veleno: “Abbiamo lavorato per ricostruire il popolo e una classe dirigente. Siamo riusciti a riconquistare la fiducia e il rispetto. La candidatura è nata dal basso, da un dibattito vero e sincero, un programma condiviso. Abbiamo fatto proposte coraggiose, di questo sono particolarmente fiero”.

E Toti? “Ha sfruttato vergognosamente la ricostruzione del ponte di Genova, ha rifiutato i confronti, non ha risposto alle domande sugli errori fatti con il Covid. Se avessimo avuto un mese in più di tempo, avremmo vinto…”. Non si sa se ridere o se piangere, ma certamente quelle dichiarazioni di Sansa non si segnalano per aplomb ed eleganza. Il partito del “Fatto”, una sorta di house organ del governo Conte, esce con le ossa rotte dal voto della Liguria.

“Io credo che le battaglie si combattano anche quando sono difficili e quasi impossibili. Questa è stata fatta in condizioni quasi proibitive, abbiamo avuto 50 giorni, agosto di mezzo, il Ponte che è stato usato da qualcuno anche spregiudicatamente come enorme strumento di propaganda elettorale, e il covid”, ha ribadito in conferenza stampa, dopo aver parlato in tv anche col suo ex direttore, Padellaro, che lo aveva “rimproverato” per la sua scelta di entrare in politica.

Un malinconico ritorno al giornalismo militante attende il malinconico candidato di Travaglio…

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