Incendio ad Ancona, Ciccioli: «Ho visto tutto: le fiamme, le esplosioni, il fumo. Era un inferno»

16 Set 2020 13:29 - di Federica Parbuoni
incendio ancona

Le prime fiamme circoscritte, le esplosioni e poi “quel fumo nero che cominciava a offuscare il cielo”. È iniziato così il terribile incendio divampato nella notte al porto di Ancona e, nella tarda mattinata, non ancora spento. A raccontare quei momenti terrificanti è stato Carlo Ciccioli, ex deputato di FdI, ora candidato alle regionali.

Ciccioli: “Ho visto tutto, era un inferno”

”Tornavo dalla presentazione di un libro a Falconara, nella parte nord di Ancona. Verso mezzanotte ho iniziato a vedere i primi bagliori dal porto, poi le esplosioni, almeno cinque o sei, prima delle fiamme alte e del fumo”, ha raccontato Ciccioli, che ha “visto tutto in diretta”. “È iniziato come un incendio circoscritto, poi – ha aggiunto – si è allargato terribilmente. Sono esplosi dei camion coi serbatoi pieni e quel fumo nero, che cominciava a offuscare il cielo buio, già si portava dietro le gomme dei tir bloccati al porto. Quando sono arrivato a casa ho visto la situazione peggiorare vorticosamente”. “Era un inferno”, ha concluso l’esponente di FdI.

Le preoccupazioni sui fumi

Dopo ore di lavoro dei vigili del fuoco, intervenuti con 16 squadre, nella tarda mattinata di oggi quell’inferno era stato arginato, ma non ancora domato. “A bruciare – ha spiegato il sindaco Valeria Mancinelli – è un complesso di diverse migliaia di metri quadrati: sono sei le aziende che avevano ognuna una porzione all’interno che utilizzavano come stoccaggio, magazzino”. E, al di là delle fiamme vive, ora preoccupano i fumi. Una “diagnosi precisa” sul loro contenuto “ancora non c’è”. “Solo quando questa sarà definita – ha chiarito la prima cittadina – sarà possibile adottare la cura”.

Si indaga sulle cause dell’incendio

Intanto, mentre si registra con sollievo che non risultano vittime né intossicati, ci si chiede come l’incendio possa essersi sviluppato. Secondo una fonte investigativa, riportata dall’Adnkronos, “non ci sono elementi perché l’incendio si possa considerare doloso e ancora è presto per stabilirne le cause“. Per avere le informazioni necessarie bisognerà comunque attendere che le fiamme siano spente completamente. “Attendiamo le indicazioni dei vigili del fuoco che devono bonificare l’intera area e poi – ha spiegato il questore, Giancarlo Pallini – si comincerà a lavorare sulle cause di un incendio di questa portata”. “Bisogna lavorare con cautela e nei tempi giusti”, ha sottolineato, ricordando che “scuole e parchi restano chiusi” e invitando i cittadini a continuare a mantenere chiuse le finestre.

La solidarietà di Giorgia Meloni ad Ancona

Ad Ancona e ai suoi cittadini è giunta la solidarietà di tutte le forze politiche. “Siamo vicini ai cittadini di Ancona per il maxi incendio che ha colpito diversi capannoni di cantieristica navale nella zona del porto, infrastruttura strategica per le Marche e l’Italia intera. Fortunatamente non ci sono vittime e feriti. Un grazie di cuore ai Vigili del Fuoco, alle Forze dell’Ordine e a tutti coloro che da questa notte stanno lavorando senza sosta per riportare la situazione alla normalità”, ha scritto su Facebook, Giorgia Meloni.

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