Lampedusa, l’hotspot zeppo fino all’inverosimile di migranti. La gente: «Conte ci ha preso in giro»
Altri arrivi, tornano le proteste. A Lampedusa è andata in onda la farsa del governo Conte. L’annuncio era stato fatto con toni trionfalistici, «abbiamo svuotato l’hotspot». L’illusione è durata pochissimo, gli sbarchi hanno avuto luogo mentre i rosso-gialli facevano finta di non vedere e di non sentire. Il risultato: l’hotspot è di nuovo pieno. Anzi, zeppo fino all’inverosimile.
Lampedusa di nuovo allo stremo, la rabbia di Cateno De Luca
«Adesso è tutto ancora più chiaro e inequivocabile». Lo afferma il sindaco di Messina, Cateno De Luca. «Dalla truffa si è passati alla farsa e dalla farsa si continua con la truffa di Stato. Se il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, ha ancora un minimo di pudore, venga a Lampedusa. Si ponga al comando dell’esercito italiano per bloccare glisbarchi indiscriminati dei migranti, facendoli imbarcare su apposite navi dirette a Bruxelles».
Le sceneggiate della Lamorgese e di Conte
Ma non solo.Tutti hanno potuto assistere alle sceneggiate della Lamorgese e di Conte. Gli alleati di governo, intrisi di ipocrisia buonista, sanno solo illudere, senza prendere un solo provvedimento efficace. Cateno De Luca non ci sta, è un fiume in piena. Non è accettabile una presa in giro del genere. «Rispetto all’inadempienza del governo italiano, mi schiero dalla parte dei lampedusani», dice. «Hanno lasciato i residenti dell’isola soli, in questa battaglia impari».
E a Lampedusa ricominciano le proteste
La gente non ne può più. «In queste ore», afferma Stefano Candiani, della Lega, «Angela Maraventano e altri lampedusani stufi stanno protestando duramente contro l’imbroglio continuo firmato Conte e Lamorgese. Il flusso di migranti sull’isola non si è mai arrestato e il centro di accoglienza continua ad essere strapieno. Non è possibile continuare a considerare l’isola di Lampedusa come il centro di smistamento degli sbarchi illegali del Mediterraneo. Totale solidarietà ad Angela Maraventano e ai cittadini stanchi e delusi di Lampedusa».